Per risolvere il rebus Alitalia il governo ormai non maschera più quale strada intende seguire: quella della nazionalizzazione. Lo afferma apertamente il ministro dello Sviluppo economico: “Può non essere un evento negativo – ha detto Stefano Patuanelli alla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital – Il problema è: la politica sarà in grado di individuare manager capaci di guidare l’azienda o solo manager trombati dalla politica?”. Domanda a cui, lui stesso, non riesce tuttavia a dare una risposta.
La strada da seguire per il rilancio della compagnia, ha continuato il ministro, potrebbe essere quella “di fare una struttura commissariale che abbia come obiettivo la ristrutturazione e poi la re-immissione sul mercato o la nazionalizzazione”.
Alitalia rebus: spezzatino, commissario o Invitalia? Sono queste le ipoptesi intorno a cui ruota, secondo le ultime indiscrezioni, il lavoro dell’esecutivo.
Mercoledì, in commissione Industria al Senato, Patuanelli aveva definito possibile perfino un “ritorno all’Iri”, se fosse necessario a “proteggere la nostra produzione industriale e le nostre imprese”.
La verità, però, è che il governo non ha ancora deciso cosa fare dopo la mancata presentazione dell’offerta d’acquisto della compagnia, che quest’anno perderà 600 milioni e ha già bruciato i 900 milioni del prestito pubblico concesso dal governo Gentiloni.
“Stiamo valutando diverse possibilità, lo spezzatino e la vendita di asset separati domani non è tra queste – ha detto ancora Patuanelli – È dieci anni che si tenta di privatizzare Alitalia, ma ha una dimensione che il mercato fatica ad accettare”.