I tre commissari dell’Alitalia vanno fieri della riduzione delle perdite della compagnia a fine 2018 ma la cassa piange e una soluzione che assicuri un futuro alla società resta in alto mare. E, salvo improvvise accelerazioni, arriverà solo dopo le elezioni europee.
La ragione del rinvio è semplice: le Ferrovie dello Stato, pressate dal vicepremier Luigi Di Maio, sono pronte a prendere in mano la compagnia ma pretendono di avere un partner industriale e, allo stato, Alitalia è al bivio tra un’alleanza con ingresso nel capitale degli americani della Delta Airlines in tandem con Air France-Klm e un’alleanza con i tedeschi della Lufthansa. Solo che nè gli americani nè i tedeschi sono pronti a fare regali all’Alitalia e per stringere una partnership industriale ed entrare nel capitale chiedono di tagliare drasticamente i costi, cioè il personale, facendo emergere dai 2 mila ai 3 mila esuberi secondo i progetti di Delta e addirittura 6 mila secondo le prime proposte di Lufthansa.
Ma quale forza politica se la sentirebbe di accollarsi soluzioni così impopolari alla vigilia del voto europeo? Nessuna, tanto meno Lega e Cinque Stelle. Ecco perchè la soluzione del rebus alleanze slitterà alla tarda primavera. Ma c’è un grosso problema. Quello della liquidità.
Rispetto all’anno precedente la compagnia nel 2018 ha ridotto le perdite nette, che si aggirano sui 400 milioni su un fatturato di 3 miliardi, e soprattutto ha migliorato la redditività: a fine 2017 il mol era negativo per 312 milioni di euro mentre a fine 2018 la perdita gestionale è scesa a 154 milioni. Ma la liquidità piange, perchè come segnala Il Sole 24 Ore, la società continua a bruciare cassa dove sono rimasti solo 506 milioni? Bastano per andare avanti e garantire la continuità aziendale? Solo per qualche mese in attesa di soluzione definitiva e solo se si rinviano – come sta succedendo – gli acquisti di nuovi aerei e si rinvia la restituzione del prestito accordato dallo Stato. Ecco perchè i sindacati, che temono il peggio, sono in allarme: Ma dalla loro hanno un alleato prezioso:l’avvicinarsi delle elezioni, che indurranno il Governo a prendere ancora una volta tempo. Tanto alla peggio paga sempre Pantalone.