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Alitalia: nessuna offerta per tutta la compagnia

I commissari stanno valutando le offerte arrivate per Alitalia. In base a quanto dichiarato dal ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, a margine della 38esima edizione del Meeting di Cl a Rimini, alcune offerte riguarderebbero gran parte del perimetro della compagnia, mentre altre includono “un perimetro più ristretto”. A conti fatti dunque non è stata ricevuta nessuna offerta sulla totalità degli asset della società.

Il numero uno del Mise ha poi spiegato ancora una volta che si cercheranno di evitare ulteriori interventi pubblici: “Per me la priorità, in questo caso, è non far tirare fuori più soldi ai cittadini”. “Stiamo facendo di tutto per evitare l’utilizzo di altri soldi pubblici per tenere in vita la compagnia aerea. Proprio questo è l’obiettivo”, ha continuato.

In questo frangente occorre ricordare che in base a quanto previsto dal bando di vendita, per le manifestazioni di interesse nei confronti dell’ex compagnia di bandiera ci sarà tempo fino al prossimo 15 settembre ed entro 10 giorni dalla ricezione verrà comunicata l’eventuale ammissione alla procedura. Il termine ultimo per le offerte vincolanti è fissato al 2 ottobre, mentre per la fase di negoziazione si arriverà fino al 5 novembre.

Da sottolineare che da mesi, colossi come Iag, Fs e Lufthansa hanno detto di non essere interessate all’acquisto, mentre alla fine di giugno Ryanair ha fatto sapere di aver presentato un’offerta non vincolante.

Calenda ha poi rilasciato alcune dichiarazioni su Telecom, affermando di non aver in programma nessun incontro con i vertici del colosso delle Tlc: “No non incontrerò i vertici di telecom a breve” aggiungendo che “per il momento la palla è al comitato sulla golden power che sta facendo tutte le verifiche. Telecom avrà ovviamente tutto lo spazio per fare le sue contro deduzioni”.

Il ministro ha  precisato che “noi vogliamo solamente che siano rispettate le regole e da questo punto di vista noi riteniamo che Telecom avrebbe dovuto notificare il suo controllo e coordinamento, qui di era mio dovere segnalare questa cosa al comitato competente”.

Il titolare dello Sviluppo Economico ha infine confermato l’intenzione di promuovere una norma volta ad evitare “investimenti di natura predatoria” sulle società italiane.” L’Italia è pronta con una norma primaria appena avremo il quadro di compatibilità europea: siamo pronti a portarla in parlamento”.

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Categories: Finanza e Mercati