“Prima di vedere se c’è un piano B o C per Alitalia, vediamo se il grande lavoro fatto in questi mesi con Etihad andrà a buon fine. Dobbiamo lavorare tutti in quella direzione”. Lo ha detto oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, a margine dell’incontro annuale della Consob.
“L’unica possibilità per il rilancio di Alitalia è l’individuazione di un grande partner – ha aggiunto –. Noi non abbiamo posto alcuna condizione se non quella di valutare l’accordo in base al piano industriale e al rilancio della compagnia”.
Quanto alle indiscrezioni circa la creazione di una società in cui far confluire i debiti del vettore italiano, Lupi ha detto che “il rilancio di una compagnia come Alitalia non passerà per una bad company”.
Intanto, si pensa alla creazione di una newco in cui la maggioranza andrebbe ai soci attuali della compagnia italiana. Ad Etihad spetterebbe una quota tra il 40 e il 49%, che entrerebbe attraverso un aumento di capitale fino a 560 milioni di euro, mentre la holding Cai rimarrebbe azionista di controllo con una quota minima del 51%.
Il piano non prevede la creazione di una bad company e quindi nella holding resteranno i debiti. Per quanto riguarda gli esuberi, il taglio di 2.500 dipendenti richiesto da Ethiad potrebbe più che dimezzarsi nel corso della trattativa e arrivare a 1.000-1.200.