Per intervenire nel salvataggio di Alitalia, Lufthansa pretende almeno 5mila esuberi (curiosamente, gli stessi tagli chiesti da ArcelorMittal per non abbandonare l’ex Ilva). Altrimenti non se ne fa niente. “La nostra posizione su Alitalia non è cambiata – ha ribadito l’amministratore delegato della compagnia tedesca, Carsten Spohr – Siamo interessati a un’Alitalia nuova e ristrutturata per l’importanza del mercato italiano. Non siamo interessati all’Alitalia attuale”.
Nel corso della conference call con gli analisti dopo la pubblicazione dei risultati finanziari, il manager ha sottolineato che “prima d’investire c’è bisogno di una newco Alitalia perché ci sia il nostro interesse a investire”.
Non solo: Spohr ritiene anche che debbano essere presenti alcuni “elementi di ristrutturazione. Per noi è un requisito. Crediamo che la sovrapposizione del mercato di Alitalia renda più interessante avere accordi commerciali”.
Nel frattempo, Lufthansa ha dovuto cancellare 1.300 voli a causa di uno sciopero degli assistenti di volo. La compagnia aveva cercato di fermare la mobilitazione con un’ingiunzione legale dell’ultimo momento, ma non ci è riuscita.
Lo sciopero, che riguarda livelli salariali e condizioni di lavoro, dovrebbe impattare secondo l’Ufo tutti i voli Lufthansa in partenza dagli aeroporti tedeschi e far saltare i piani di viaggio di 180.000 passeggeri. Non sono invece colpiti dello sciopero i voli delle controllate di Lufthansa, ovvero Eurowings, Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines. Lufthansa ha fatto sapere di aver cancellato 700 voli oggi e altri 600 saranno cancellati domani. In totale, lo sciopero colpisce circa un quinto del programma di volo della compagnia tedesca.