Etihad punta a chiudere l’accordo con Alitalia entro la fine del mese. Lo ha detto oggi il Ceo della compagnia di Abu Dhabi, James Hogan, aggiungendo che “sarà un’intesa positivo per tutti. Abbiamo un’equipe per riuscire a finalizzare i negoziati però non è possibile investire se non ho chiara la road map”.
Secondo Hogan, se la trattativa richiederà più tempo del previsto non sarà un problema, ma il negoziato con i sindacati – ha precisato il manager – riguarda Alitalia, che comunque “ha un buon rapporto” con le parti sociali.
Parole che arrivano a poche ore da quelle di Maurizio Lupi, ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, il quale ha chiarito che l’operazione Alitalia-Etihad andrà avanti anche senza la firma della Cgil, l’unico sindacato che ancora non ha dato la propria disponibilità a firmare l’accordo. Al centro del contendere sono i 2.251 esuberi chiesti dalla compagnia araba, una delle condizioni considerate come imprescindibili per dare il via libera all’investimento.
Sotto questo profilo, Hogan ha annunciato che l’intesa, qualora andasse in porto, prevedrà nuove opportunità di posti di lavoro, nell’ambito dello sviluppo previsto da Etihad per la compagnia italiana nei prossimi quattro anni.
L’accordo, secondo il Ceo, permetterà anche il rafforzamento dei due scali milanesi: “Vogliamo ricostituire Linate e Malpensa”, ha detto Hogan.