L’assemblea dell’Alitalia ha approvato il contratto con Etihad. Lo ha annunciato il consigliere Mario Volpi rappresentante di Odissea, lasciando la sede dell’Alitalia al termine dell’assemblea.
E’ prevista per questo pomeriggio la firma dell’accordo, che metterà fine a oltre otto mesi di trattative per salvare la compagnia di bandiera italiana. Ieri, dopo un vertice a Palazzo Chigi, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha comunicato l’intenzione di James Hogan, ad della compagnia di Abu Dhabi, di concludere oggi, dopo il Cda di Alitalia svoltosi ieri sera.
Etihad rileverà il 49% del vettore italiano in crisi di liquidità, che in base al piano industriale dovrebbe tornare in pareggio nel 2017. L’accordo consente alla compagnia araba, che investirà oltre 1,2 miliardi di euro nei prossimi tre anni, di rafforzare la sua rete in Europa.
Nella notte, intanto, Alitalia ha raggiunto l’accordo sul contratto nazionale di settore del trasporto aereo e sulle misure di contenimento del costo del lavoro – già condivise nelle scorse settimane da Cgil e Cisl – con la Uil, i sindacati dei piloti Anpac e degli assistenti di volo Anpav e Avia.
Secondo Alitalia, le nuove misure porteranno un risparmio di circa 31 milioni di euro per i restanti cinque mesi dell’anno. La firma dell’accordo per la costituzione di una nuova società è attesa dopo l’assemblea dei soci di Alitalia a Fiumicino, che deve votare il rafforzamento patrimoniale da 300 milioni voluto da Etihad per far fronte alle perdite 2014 (che arrivano dopo i 569 milioni di rosso del 2013) e al costo di eventuali contenziosi.
Gli attuali azionisti di Alitalia, ha riferito una fonte vicina alla situazione, si sono impegnati ad anticipare pro-quota 200 milioni cash prima del closing dell’aumento di capitale per consentire l’operatività della compagnia fino a ottobre.