Meglio del previsto. La Cina annuncia una crescita del 6,2% nel secondo trimestre, il dato più debole da 30 anni, per giunta in frenata rispetto al 6,4% precedente. Ma i mercati accolgono con favore i numeri di Pechino: sale Hong Kong +0,2%, l’indice Csi 300 di Shanghai e Shenzhen ha reagito ai ribassi iniziali per registrare in chiusura un rialzo dello 0,9%. A favorire l’ottimismo sono i dati sulla produzione industriale e quello sui consumi, entrambi in promettente ripresa, a conferma che la politica espansiva degli ultimi mesi, assieme allo yuan debole, ha permesso di ridurre l’impatto dei dazi Usa. Gli analisti sono comunque convinti che Pechino sia pronta a lanciare nuovi stimoli per evitare una brusca frenata dell’economia.
Poco mossi gli altri mercati asiatici, balzati al secondo posto nell’interscambio con la Cina, dietro all’Unione Europea ma davanti agli Stati Uniti: Sidney perde lo 0,4%, il Kospi coreano-0,1%. Le Borse giapponesi sono chiuse per festività.
I mercati sono ormai sintonizzati sulle prossime decisioni di Bce e della Fed che ieri ha dovuto subire l’ormai scontata raffica di insulti dal presidente Trump, che ha definito “antiquata” la politica della Banca centrale.
Deboli oro e petrolio. Il metallo giallo tratta stamane poco sopra la soglia dei 1.400 dollari (1.401,01). Il greggio Wti è scambiato a 59,90 dollari al barile. Il Brent stamane passa di mano a 66,50 dollari.
CITIGROUP APRE LA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI
La grande kermesse delle banche centrali comincerà tra dieci giorni con le decisioni della Bce, cui seguirà il vertice della Fed. Anche il direttore pro tempore del Fondo Monetario, David Lipton, si è intanto unito in un’intervista al Financial Times al coro che ritiene “necessario garantire il necessario sostegno alle economie”.
Nell’attesa, oltre a guardare ai dati macro, i mercati si concentreranno sull’andamento delle aziende, sia in Usa che in Europa. Oltre Oceano, infatti, comincia oggi la campagna dei conti del secondo trimestre con Citigroup cui seguiranno domani JP Morgan, Goldman Sachs e Wells Fargo. Nella settimana saranno più di 80 le società dell’indice S&P a dare i numeri, tra cui Netflix, Microsoft e Johnson& Johnson. L’occasione giusta per cominciare a valutare l’impatto della frenata dell’economia sugli utili aziendali, previsti in ribasso: secondo Factsheet i profitti dovrebbero registrare una discesa del 2,8%, nonostante il record storico del Dow Jones e dell’indice Standard & Poor’s.
CONSUMI AL TEST DEL PRIME DAY DI AMAZON
Non meno significativo l’andamento del Prime Day di Amazon, la grande festa dei consumi online. Nel primo trimestre le vendite del colosso di Jeff Bezos sono salite “solo” del 16,9%, il dato più modesto da quattro anni. Da seguire anche Facebook dopo la multa da 5 miliardi di dollari accolta con un sospiro di sollievo dal colosso dei social network.
EXTRA-TIME PER ATLANTIA, ULTIMA CHIAMATA PER ASTALDI
Anche Milano, come Wall Street, è reduce da una settimana di record, dopo aver segnato i massimi da 13 mesi. In Piazza Affari, secondo lo studio del Sole 24 Ore, gli utili societari dovrebbero essere in crescita dell’8%. In attesa di conferme, il mercato aspetta notizie sulle partite che il governo promette di risolvere, se non di chiudere, nei prossimi giorni. A partire da Alitalia, dopo la presentazione delle offerte (ancora non vincolanti) sulla compagnia da parte del gruppo Toto, di Claudio Lotito e di Efram Abramovitch. Domenica sera ha fatto ufficialmente il suo ingresso sulla scesa con una lettera anche Atlantia.
Giorni decisivi anche per Banca Carige. Oggi si riunisce il Fondo Interbancario per decidere la data dell’assemblea dello Schema Volontario che dovrebbe convertire il bond da 318 milioni in capitale. Primo step di un percorso destinato a concludersi il 25 luglio.
Infine, è sulla rampa di lancio l’accordo per il polo delle costruzioni. Il direttore generale di Salini Impregilo si è detto fiducioso che le lettere delle banche e di Cdp relative a Progetto Italia possano arrivare entro la scadenza fissata per oggi, permettendo al gruppo di ottenere al più presto 900 milioni di nuova finanza per sé e per Astaldi e di lanciare un aumento di capitale da 600 milioni ad ottobre.
Banca d’Italia annuncerà oggi l’andamento complessivo del debito pubblico. Domani l’Istat pubblicherà i dati su commercio estero, prezzi all’import di maggio e i prezzi al consumo a giugno. Mercoledì sarà la volta di fatturato e ordinativi dell’industria a maggio.
UE, VIGILIA AGITATA PER URSULA
Parlando di politica, i riflettori puntati su Bruxelles, dove Ursula von der Leyen dovrà domani ottenere l’approvazione tutt’altro che scontata del Parlamento per succedere a Jean-Claude Juncker. La candidata tedesca, fortemente osteggiata dai socialdemocratici potrebbe ottenere il gradimento dei Cinque Stelle e di altri movimenti. Per essere eletta ha bisogno di 374 voti su 747 parlamentari, ma senza il supporto dei sovranisti la sua candidatura potrebbe essere a rischio.
Nessun problema, invece, per Christine Lagarde alla Bce
AL VIA IL G7 DELLE FINANZE CON DRAGHI, BEIGE BOOK IN USA
Altro appuntamento importante della settimana (il 17 e 18 luglio) il G7 delle Finanze a Chantilly, in Francia, al quale prenderanno parte, tra gli altri, il presidente della Bce, Mario Draghi, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Tre gli obiettivi principali del vertice: affrontare i rischi che pesano sull’economia mondiale e sul sistema finanziario; rispondere alle sfide emergenti in materia fiscale, digitale ed ambientale; ridurre le ineguaglianze all’interno dei Paesi e tra Paesi.
Da segnalare negli Usa la pubblicazione mercoledì del Beige Book, l’indicatore più fedele della congiuntura economica. In programma i vertici di diverse banche centrali, a partire dal Sud Africa che potrebbe tagliare i tassi di un quarto di punto. Non dovrebbero esserci novità per il Cile, dopo il taglio di mezzo punto del mese scorso. Riduzione record in vista per l’Ucraina, ove il costo del denaro è pari al 17,5%.