Alibaba, secondo indiscrezioni raccolte da Cnbc, si appresta a chiudere una Ipo da record alla Borsa di Hong Kong. Proprio mentre nella città asiatica imperversano violentissime le proteste degli studenti, il colosso cinese dell’e-commerce fondato da Jack Ma (che ne ha lasciato la guida un anno fa) ha deciso di chiudere in anticipo la raccolta ordini per quella che sarà la quotazione in Borsa più grande dell’anno, superando con i suoi 13,8 miliardi di dollari Usa gli 8 miliardi della quotazione di Uber a maggio. Per via della domanda boom infatti i libri sono stati chiusi con qualche ora di anticipo, alle sei di questa mattina (ore italiane, ovvero mezzogiorno al fuso orario locale) invece che alle 10 (le 16 locali).
Alibaba fisserà il prezzo definitivo entro mercoledì 20 novembre (il prezzo per gli istituzionali è 22,48 dollari per azione, un importo che presenta uno sconto del 4% rispetto al prezzo di chiusura di martedì 19 a Wall Street) e il titolo entrerà in contrattazione a Hong Kong il 26 novembre: il gruppo emetterà 500 milioni di azioni ordinarie più 75 milioni di titoli a servizio della green-shoe. Dei 500 milioni di azioni, 12,5 milioni sono riservati agli investitori retail ma rimane la possibilità di aumentare l’offerta dedicata ai piccoli risparmiatori fino a 50 milioni di titoli, ovvero il 10% dell’offerta complessiva. La società ha annunciato nei giorni scorsi che le azioni retail avranno un prezzo massimo di 188 dollari di Hong Kong, circa 24 dollari Usa, mentre la quota venduta al segmento degli investitori istituzionali potrà avere una quotazione maggiore.
Per il gruppo cinese il record è un dejà-vu, visto che il collocamento in Asia arriva a cinque anni da quello da 25 miliardi di dollari a Wall Street, che rimane ad oggi, per ora, il più elevato della storia in tutto il mondo. Alibaba utilizzerà le risorse raccolte per facilitare la trasformazione digitale, secondo quanto ha lasciato intendere la stessa società. Tra le nuove aree di business in cui punta a investire c’è quella della consegna di cibo a domicilio.
“Negli ultimi anni – ha spiegato Daniel Zhang, ceo e presidente di Alibaba, in una lettera indirizzata agli investitori – ci sono state molte riforme positive nel mercato di Hong Kong e in questa fase di cambiamenti continuiamo a credere che il futuro di Hong Kong resti brillante e seriamo di poter contribuire al suo futuro”. Secondo alcuni analisti, la quotazione a Hong Kong serve anche a dare l’opportunità agli investitori cinesi, spesso soggetti a restrizioni nell’esporsi agli asset finanziari internazionali, di aumentare la loro possibilità di immettere capitali nei mercati azionari.