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Ali di piombo, il nuovo libro di Concetto Vecchio rivisita la tragedia del terrorismo che nel 1977 fece tremare l’Italia

FIRSTonline

Ali di piombo, edito dalla Utet, è in libreria da qualche giorno ed è un tuffo senza freni nel cuore del 1977, un anno che ha fatto tremare l’Italia tra sedicente rivoluzione e tragedia. Con la penna di Concetto Vecchio, giornalista di qualità di “La Repubblica”, riviviamo l’ascesa delle Brigate Rosse, la lotta contro il potere e il fermento di una gioventù che cercava senza riuscirci di cambiare il mondo, tutto raccontato attraverso le storie di chi ha vissuto quegli attimi di fuoco. Sono passati quasi cinquant’anni ma sembra ieri ma è giusto ricordare.

Quello raccontato da Vecchio è un viaggio intenso tra sogni infranti, violenza e cultura, che restituisce un volto autentico e mai banale a una delle stagioni più turbolente della nostra storia e dove spicca, tra le altre, la tragedia del vile assassinio terroristico del giornalista e vicedirettore de “La stampa” Carlo Casalegno, ma anche le atroci morti di Francesco Lorusso, Giorgiana Masi e Walter Rossi.

Concetto Vecchio, giornalista e scrittore, ha dedicato la sua carriera a raccontare la politica italiana. Tra le sue opere più note si annoverano “Vietato obbedire” (2005), “Giorgiana Masi, inchiesta su un mistero italiano” (2017) e “Cacciateli! Quando i migranti eravamo noi” (2019). Recentemente, ha pubblicato “Io vi accuso. Giacomo Matteotti e noi” (2024), un’indagine sul delitto politico del Ventennio.

In occasione del centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, abbiamo intervistato Concetto Vecchio su FIRSTonline per ricordare l’importanza della figura di Matteotti come “eroe civile” e il suo ruolo di monito anche per la sinistra contemporanea.

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Categories: Politica