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Algeria: nuove opportunità per Made in Italy e investimenti

Secondo quanto diffuso dall’Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest, il governo algerino ha deciso di avviare un programma di rilancio delle industrie statali supportato da consistenti finanziamenti, per la realizzazione del quale è previsto un ampio ricorso a collaborazioni con partner stranieri in grado di fornire tecnologia e know-how. In questo contesto, il Ministero dell’Industria, delle PMI e della Promozione degli Investimenti sta avviando la creazione di una banca dati che sarà messa a disposizione di imprese e investitori stranieri interessati a concludere joint venture o ad assumere partecipazioni con le società algerine a controllo pubblico.

I settori indicati per l’avvio di potenziali partenariati sono:

  • materiali da costruzione;
  • chimica (vernici, filiera delcloro) e farmaceutica;
  • siderurgia e lavorazioni metallurgiche, in particolare strutture in metallo per costruzioni;
  • batterie elettriche, vetro, carta;
  • tessile e abbigliamento;
  • pelletteria;
  • elettronica;
  • meccanica ed elettrotecnica (cavi, trasformatori, gruppi elettrogeni).

Al fine dell’inserimento nella banca dati delle imprese internazionali potenzialmente interessate a partenariati con le società pubbliche algerine, le imprese italiane dovranno inviare una breve presentazione in lingua francese della società, unitamente alle referenze, all’ indirizzo di posta elettronica del Ministero algerino (dpp@mipmepi.gov.dz) e, per conoscenza, all’indirizzo dell’Ufficio Economico e Commerciale dell’Ambasciata d’Italia (commerciale.algeri@esteri.it) e del locale Ufficio dell’Agenzia ICE (algeri@ice.it). Contestualmente, è stata annunciata la creazione di un Comitato incaricato di valutare le misure da adottare per migliorare il clima degli affari nel paese. Il Comitato sarà integrato dai rappresentanti di tutti i Ministeri economici rilevanti inclusi i dicasteri delle Finanze, Esteri, Commercio, Lavoro, Poste e Telecomunicazioni, Risorse Idriche e la Banca d’Algeria. La nuova istituzione avrà una Segreteria tecnica incaricata di elaborare entro breve un programma d’azione e sarà inoltre supportata dall’Ufficio della Banca Mondiale a Tunisi.

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