L’orrore della decapitazione arriva anche in Algeria. La stessa sorte riservata in Iraq a due ostaggi americani e a un britannico è toccata ieri nel Paese nordafricano al francese Hervè Pierre Gourdel, rapito domenica scorsa dai terroristi di Jund al Khilafa, un’organizzazione legata allo Stato Islamico che si è da poco staccata da Al Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqim), rete operativa in tutta l’area del Nord Africa. Nota anche come “Soldati del Califfato”, l’organizzazione ha giurato fedeltà al Califfo Al Baghdadi a metà luglio dopo la scissione di Aqim.
A provare l’assassinio di Gourdel sarebbe un video diffuso dagli stessi terroristi dal titolo “Messaggio di sangue per il governo di Parigi”. A dare la notizia per primi sono stati l’agenzia France Presse e Site Intelligence Groupe, l’agenzia di monitoraggio del terrorismo islamico sul web.
Il presidente francese François Holland aveva respinto l’ultimatum dei terroristi, che chiedevano la fine dei bombardamenti aerei in Iraq entro 24 ore: “Le operazioni militari per annientare lo Stato Islamico continueranno. Il terrorismo non ha frontiere”.
Parlando al Consiglio di Sicurezza Onu, Hollande ha quindi assicurato che il suo Paese “è pienamente impegnato nella lotta al terrorismo globale in Mali, Repubblica Centrafricana e ora, con i raid contro l’Isis, in Iraq”.
Nel corso della riunione il capo dell’Esliseo ha puntato il dito contro il regime di Assad: “Il regime siriano è complice di quanto sta accadendo. Finché non ci sarà una soluzione politica i nostri sforzi saranno limitati”.