Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha una vera passione per i consulenti. Solo negli ultimi due anni ne ha assunti 1.020: una bulimia d’incarichi costata ai contribuenti oltre 20 milioni di euro. Lo scrive oggi il quotidiano “La Repubblica”, ricordando che la macchina amministrativa del Campidoglio dà lavoro anche a 19mila dipendenti, 6mila funzionari e 280 dirigenti. Il tutto mentre il Consiglio comunale incontra mille difficoltà nell’approvazione del bilancio (l’ultimo ha ottenuto il via libera con 10 mesi di ritardo) e non si fa scrupolo a tagliare i servizi sociali.
Il quotidiano sottolinea anche una serie di casi clamorosi nella pancia di Roma Capitale. Su tutti quello paradossale dell’ufficio incaricato di “verificare la congruità dei compensi assegnati agli esterni”. L’Organismo indipendente di valutazione, istituito nel 2010 da Alemanno e presieduto dal direttore generale del Comune, Liborio Iudicello, è guidato da due consulenti (Livio Barnabò e Francesco Verbaro) ai quali il Campidoglio assegna un compenso di 40mila euro.
C’è poi la strana storia di Alexander Marco Andrew Sciarra, che nel dicembre 2010 ha ottenuto un compenso di 49.959 per svolgere un seguente incarico: “Lo studio delle nuove attività istituzionali di cui sarà investita l’Assemblea Capitolina (in virtù dell’attuazione della legge per Roma Capitale)”.
La Giunta Alemanno ha giustificato l’assegnazione diretta esaltando le “non comuni competenze” di Sciarra. Peccato che il super consulente, classe 1973, vanti il seguente curriculum: “Laurea in scienze della comunicazione all’università Lumsa, master in geopolitica e sicurezza globale all’università La Sapienza e diploma di liceo linguistico con buona conoscenza di lingua inglese e spagnola”. La consulenza è stata rinnovata nel 2011 e nel 2012. Lo stipendio pagato a Sciarra per il solo mese di dicembre 2012 è stato pari a 5.596,25 euro.
Ma non è finita. Il Campidoglio ha pagato 20 mila euro nel 2010 e 40 mila nel 2011 a Giancarlo Del Sole, inserito nel Comitato tecnico del piano strategico per la mobilità sostenibile. I membri delle commissioni di vigilanza dei parcheggi pubblici, invece, ricevono in media 3mila euro ciascuno dal dipartimento Mobilità e Trasporti. E poi ancora periti, architetti, avvocati, ricercatori, geometri, insegnanti, linguisti, esperti di comunicazione e strategie finanziarie. La galleraia è lunghissima. Il conto anche.