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Alcoa, Sider Alloy: pieno regime dal 2020. A Invitalia il 20%

Nuovo round al ministero dello Sviluppo economico – Il piano prevede che l’Ageniza del Tesoro giri il 5% ai lavoratori in caso di accordo con i sindacati – Intanto, il governo starebbe predisponendo un decreto per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali – Bentivogli (Fim Cisl): “Dopo sei anni finalmente il rilancio di Portovesme”

Alcoa, Sider Alloy: pieno regime dal 2020. A Invitalia il 20%

Prende forma il piano per il futuro dell’impianto ex-Alcoa di Portovesme. Il progetto per il futuro assetto societario prevede la svizzera Sider Alloy all’80% e Invitalia al 20%, con quest’ultima che girerà il 5% ai lavoratori nel caso venga raggiunto l’accordo con i sindacati sullo statuto dell’associazione che deterrà la quota. È quanto emerso nel corso del tavolo che si è svolto al ministero dello Sviluppo economico. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della multinazionale svizzera, della Regione Sardegna, di Invitalia e dei sindacati. Il ministero è in attesa di ricevere le osservazioni di tutte le parti sindacali, entro venerdì 11 maggio.

Secondo il piano industriale presentato da Sider Alloy nel corso del tavolo, i lavori per il rinnovamento dell’impianto inizieranno il prossimo settembre, mentre il riavvio della produzione è previsto per il 2019, per arrivare a pieno regime nel 2020.

Intanto, stando a quanto riferiscono fonti sindacali, il governo sta predisponendo un decreto per il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per le aree complesse. Il provvedimento consentirebbe di superare uno degli ostacoli per il rilancio del sito Alcoa di Portovesme attraverso il piano di Sider Alloy. Gli ammortizzatori sociali per i lavoratori interessati sono infatti in scadenza.

Soddisfatto del risultato, il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli: “Dopo sei anni finalmente si inizia a concretizzare un progetto di rilancio industriale del sito di Portovesme, ora bisogna trasformarlo azioni concrete a partire dalla definizione del soggetto che si occuperà del revamping e del riavvio. Oggi dell’alluminio utilizzato in Italia nemmeno un kg è prodotto nel nostro Paese, serve come per l’acciaio, che nel nostro paese si torni a produrre alluminio primario”.

“Portovesme – ha continuato il sindacalista – rappresenta oggi una prospettiva industriale capace di reggere la competitività, anche sui costi dell’energia a livello europeo, non bisogna sbagliare. Tutti i soggetti coinvolti in questa partita dal Governo, alle istituzioni locali devono facilitare il percorso di riavvio della produzione, Sider Alloys deve garantire a pieno regime lavoro e occupazione per l’intera area produttiva di Portovesme”.

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