Alcoa ha chiuso il terzo trimestre del 2015 con utili per 44 milioni di dollari, un risultato in netto calo rispetto ai 149 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Lo ha comunicato ieri sera a mercati chiusi il colosso dell’alluminio, che – come tradizione – ha dato il via alla stagione delle trimestrali Usa.
Quanto al fatturato, la flessione è stata dell’11%, a quota 5,57 miliardi. Sia i profitti sia i ricavi sono risultati inferiori alle attese: i due centesimi di utili per azione hanno deluso le previsioni di ben 13 centesimi, mentre il giro d’affari era stato pronosticato a 5,65 miliardi.
Alcoa è in una fase di transizione: l’anno prossimo si dividerà in due società separate: una per la produzione di alluminio e l’altra per le attività a maggior valore aggiunto nei materiali e componenti per l’industria aeronautica e dell’auto.
In attesa della svolta, però, il business è stato frenato dalla debolezza dell’economia globale e delle materie prime, in particolare a causa delle battute d’arresto della Cina che trainava la domanda.
I prezzi dell’alluminio hanno perso il 14% da inizio anno. Il titolo di Alcoa ha ceduto il 30% da gennaio a oggi, e ieri, nel dopo mercato, è sceso di un altro per 5%.
