Inizia con il piede sbagliato la serie delle trimestrali negli Stati Uniti. Il colosso dell’alluminio Alcoa, che per tradizione inaugura la stagione dei conti, ha pubblicato gli ultimi dati prima dello scorporo in due aziende e i numeri sono risultati inferiori alle attese del mercato.
Nel terzo trimestre, la società ha messo a segno profitti per 166 milioni di dollari, 33 centesimi per azione, contro i 44 milioni, 6 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso.
Escludendo le voci straordinarie, Alcoa ha incassato profitti per 32 centesimi per azione, meno dei 35 centesimi previsti dagli analisti. Il fatturato è calato del 6% da 5,57 a 5,21 miliardi, mentre le stime erano per 5,31 miliardi.
La trimestrale, perciò, non dissipa i dubbi in vista dello scorporo del colosso dell’alluminio in due società quotate, ovvero Alcoa, che seguirà il comparto dell’alluminio e della bauxite, e Arconic, che si occuperà dell’industria aerospaziale e di quella automobilistica. Le due società sbarcheranno a Wall Street il primo novembre.
Nel premercato a Wall Street il titolo di Alcoa perdeva il 6%.
