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Al via la nuova tassazione delle rendite finanziarie: dal 1 luglio si paga il 26%.Ecco come funziona

Parte martedì la nuova tassazione sulle rendite finanziarie voluta dal governo Renzi – Interessati praticamente tutti gli strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, fondi, polizze) – Esclusi i titoli di Stato – Tassazione al 20% per i rendimenti maturati nel primo semestre del 2014 – Per i capital gain c’è la possibilità dell’affrancamento

Al via la nuova tassazione delle rendite finanziarie: dal 1 luglio si paga il 26%.Ecco come funziona

Conto alla rovescia per il giro di vite sulla tassazione delle rendite finanziarie. Martedì primo luglio scatterà l’innalzamento dell’aliquota dal 20% al 26%, stabilito dal governo Renzi nel Dl. N.66 del 24 aprile 2014. Quali gli strumenti finanziari coinvolti? Sono interessati gli interessi sui conti correnti, sui depositi di risparmio ma anche su azioni, obbligazioni, fondi comuni, pronti contro termine e alcune categorie di polizze sulla vita (le unit e index linked). Rimangono esclusi i titoli di Stato e i buoni fruttiferi postali fermi all’aliquota del 12,5%.

Si tratta dei Titoli di Stato italiani ed equiparati) e quelli stranieri, a patto che siano inseriti nella White List. Sale leggermente la tassazione dei fondi pensione e dei Pip (Piani individuali pensionisti) che passa all’11,5% dall’11%. Verrà comunque considerato il rendimento già maturato prima della variazione della tassazione. In altre parole, la parte di interessi relativa al primo semestre 2014 verrà tassata al 20% mentre quella del secondo semestre subirà la nuova tassazione al 26%.

Trattamento analogo per i rendimenti garantiti dalle obbligazioni mentre per i dividendi farà fede il momento in cui vengono pagati, sempre per quanto riguarda il 2014 ( così come per i rimborsi delle quote dei fondi comuni). Dal 2015 si passa integralmente alla nuova tassazione. Per il capital Gain sui titoli ( azioni, obbligazioni, prodotti derivati) c’è’ comunque una possibilità di scelta in più che consiste nell’affrancamento. Si tratta di una procedura che permette di usufruire della vecchia aliquota per il pagamento dell’imposta sulle plusvalenze maturate entro il 30 giugno.

La procedura deve essere richiesta entro il 30 settembre 2014 a patto che tra il 30 giugno e la data di richiesta non siano compiuti movimenti all’interno del dossier. Altro vincolo e’ il fatto che la procedura varrà su tutti i titoli del dossier senza possibilità di selezione. E’ comunque una procedura facoltativa che permette di scegliere che venga prelevato subito il 20% per la parte di guadagni maturati fino al 30 giugno 2014 anche se i titoli non sono stati ancora venduti. Quando verranno successivamente venduti erra pagata un imposta del 26% soltanto sulla parte maturata dopo il primo luglio 2014.

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