La Gran Bretagna celebra uno dei suoi scrittori più grandi e influenti. A 63 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 21 gennaio 1950 a Londra, sono infatti iniziate le commemorazioni nazionali in onore di George Orwell, autore, tra gli altri de “La fattoria degli animali” e di “1984”, due capolavori che hanno segnato non solo la storia della letteratura mondiale, ma anche il nostro immaginario collettivo, con le loro ipotesi, al limite della preveggenza, sugli esiti dei totalitarismi e sul futuro della società della comunicazione.
Orwell, oltre e prima che romanziere, fu attivista politico e giornalista. E proprio queste sue attività parallele furono il condimento necessario e la sostanza della sua opera letteraria, insieme alla capacità di raccontare, attraverso l’allegoria, i morbi della società del suo tempo.
A promuovere l’iniziativa, fatta di omaggi radiofonici (Bbc Radio 4 metterà in piedi un palinsesto dedicato all’autore, con tanto di adattamenti dei suoi scritti), spettacoli, convegni conferenze e mostre, sono la Fondazione Orwell, l’Orwell Prize e Penguin, la casa editrice che pubblicò le sue opere e che ne ristamperà alcune in formato supereconomico. L’evento, alla sua prima edizione, dovrebbe ripetersi ogni anno.