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Al via il “supersalone” 2021 del Salone del Mobile Milano

Salone Mobile 2021

Un evento con un ricchissimo public program con più di 40 voci illustri (tra architetti, innovatori, visionari, imprenditori, artisti e politici), una rassegna cinematografica in collaborazione con il Milano Design Film Festival, quattro food court ideate da Identità Golose e animate da nove dei più grandi interpreti della cucina italiana e una grande mostra dell’ADI/Compasso d’Oro hanno l’obiettivo di capitalizzare i punti di contatto tra settori differenti, sperimentare nuovi format espositivi, coinvolgere e motivare i visitatori. E, soprattutto, riaccendere – metaforicamente parlando – i motori della città del design per eccellenza: Milano. Questo, in sintesi, il “supersalone”, l’evento fortemente voluto da Federlegno Arredo Eventi Spa e affidato al curatore Stefano Boeri e a un gruppo internazionale di co-progettisti – Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth, Marco Ferrari ed Elisa Pasqual di Studio Folder, Giorgio Donà, co-founder e direttore di Stefano Boeri Interiors.

Un “supersalone” che raccoglie ed esibisce le migliori ricerche, produzioni e sperimentazioni realizzate da un intero settore in questi ultimi 18 mesi, ma che è, contemporaneamente, proiettato verso il futuro, rappresentando un importante momento di visibilità corale e un driver di rilancio per il comparto dell’arredo e del design. Il riconoscimento di tale importanza e del suo valore simbolico è confermato dalla presenza di alte autorità governative e istituzionali – prima fra tutte il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che, da sempre, testimoniano quanto il Salone rappresenti uno dei motori dell’economia italiana, grazie al fertile rapporto che riesce a creare tra impresa, città e territori. A lui il Salone del Mobile.Milano porgerà in dono una riproduzione del manifesto della prima edizione del Salone (1961) in una cornice d’eccezione, progettata dal duo di designer Formafantasma e realizzata dal giovane architetto-artigiano Giacomo Moor e dagli ebanisti Gigi Marelli Giordano Viganó con il legno degli abeti abbattuti dalla tempesta Vaia in val di Fiemme.

A questo “supersalone” si è lavorato con grande senso di responsabilità, consapevoli dell’importanza di tutelare la salute e la sicurezza di espositori, operatori professionali e pubblico. Si è posto massimo sforzo e attenzione agli aspetti organizzativi connessi alla prevenzione della diffusione della pandemia da Covid-19 e, in particolare, all’organizzazione degli spazi in fiera, alle linee guide per un comportamento corretto dei visitatori (è obbligatorio l’uso costante delle mascherine e il distanziamento sociale) e alla regolamentazione di accessi e flussi. Per poter visitare il “supersalone”, infatti, l’ingresso al quartiere avviene solo previo controllo della temperatura corporea ed è necessario esibire il Green Pass o l’EU Digital COVID Certificate, strumenti indispensabili per creare condizioni sicure in un ambiente protetto. Certificazioni che implicano e comprovano l’avvenuta vaccinazione (anche a partire da 15 giorni dalla prima dose di vaccino), o la completa guarigione dopo il contagio (entro i 6 mesi precedenti), o ancora l’esito di un tampone negativo (molecolare o antigenico/rapido) con validità di 48 ore dall’ora del prelievo. In assenza di EU Digital COVID Certificate, sono ritenute valide le certificazioni verdi emesse dai paesi dell’area Schengen e da altre nazioni con certificazione equivalente o i certificati con esito di un tampone negativo con validità di 48 ore dall’ora del prelievo. Per questo, sono presenti quattro hub per i tamponi rapidi (Porta Est, Porta Sud, Porta Ovest e Cargo 1) dove sarà possibile effettuare in loco un test antigenico rapido al costo di 22 euro. È così che il Salone del Mobile.Milano ha posto le basi affinché il primo grande evento fieristico in presenza possa rendere partecipe, in maniera attenta e rispettosa, tutta la collettività.

Un altro grande tema sotteso al “supersalone” guarda al concetto di sostenibilità e ai temi del riuso, del riciclo e della circolarità. Un approccio necessario per ritrovare, dopo i recenti momenti di crisi, non solo lo stesso livello di sviluppo economico, ma anche uno “sviluppo migliore e più responsabile”. Nella strategia di costruzione della manifestazione, si è data priorità al noleggio e al riuso in modo da evitare il più possibile sprechi di materiale. Gli spazi a disposizione delle aziende sono stati concepiti per dare risalto al prodotto e ridurre all’essenziale l’impiego di strutture di supporto. Tutti i materiali e le componenti dell’allestimento ideato da Andrea Caputo – lunghi setti paralleli, studiati per le specifiche categorie merceologiche – e da Stefano Boeri Interiors – le aree comuni: food court, arene, lounge – utilizzano una ridotta quantità di pannelli di truciolare (1.230 mc), ottenuti con legno riciclato al 100%, che saranno rimessi, poi, all’interno del ciclo di produzione in un’ottica circolare: saranno, così, 553.500 i chilogrammi di CO2 non immessi nell’atmosfera grazie al loro recupero. Tutto è pensato per poter essere smontato e successivamente riutilizzato: i sistemi di allestimento, che non hanno nessun componente sfuso, verranno completamente recuperati; le aree lounge, le panche e le sedute sono montate “a secco” e quindi smontabili e anch’esse usufruibili nuovamente in momenti e contesti differenti. Per le strutture di dimensioni maggiori – arene, Food Court e setti espositivi – si è optato per sistemi di ponteggi a noleggio, riconfigurati in modo da adattarli alle esigenze dell’esposizione.

Anche i mattoni che danno vita ai setti dell’allestimento di The Lost Graduation Show sono tutti riutilizzabili: si tratta di blocchi Ytong in calcestruzzo aerato autoclavato. Modulari, di provenienza locale, fanno parte di un sistema: una volta smantellata l’installazione, saranno interamente restituiti al ciclo produttivo. Parte dei teli dell’allestimento non saranno stampati o colorati così che si possa procedere più facilmente al riuso e, nell’ottica di evitare sprechi di materiale, il supersalone non produrrà brochure o materiali informativi cartacei. Le Food Court di Identità Golose utilizzeranno posate e stoviglie in materiale esclusivamente compostabile. Anche il beverage minimizzerà l’uso della plastica, ricorrendo a PET 100% riciclabile. A rinforzare l’intento green di “supersalone” anche i 200 alberi che il Salone del Mobile.Milano ha donato a Forestami, parte posti all’ingresso di Porta Est, parte all’interno dei padiglioni, che saranno poi ripiantati al Parco Nord Milano contribuendo ad ampliare un polmone verde della Città Metropolitana di Milano.

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Categories: Arte