Al via la quinta emissione del Btp Italia. Il Tesoro ha infatti programmato una nuova emissione del titolo di debito studiato per il retail per i primi di novembre. L’emissione è stata calendarizzata dal 5 all’8 novembre e potrà essere chiusa anticipatamente con data già fissata al 6 novembre ore 14. A settembre il direttore generale del Tesoro per il debito Maria Cannata, parlando con i giornalisti a margine di un convegno, aveva ventilato un ammontare attorno ai 10 miliardi per questa nuova emissione, alla luce anche delle difficoltà avute nei precedenti collocamenti a mantenere le emissioni entro i limiti previsti. Il tasso minimo garantito sarà comunicato il 4 novembre. L’emissione è la seconda ed ultima delle due previste per il 2013, la quinta da quando i BTP Italia furono lanciati per la prima volta dal MEF nel marzo 2012. Nelle passate quattro emissioni i BTP Italia sono stati sottoscritti per un ammontare complessivo di oltre 44 miliardi di euro.
LE CARATTERISTICHE DEL BTP ITALIA
Il Btp Italia è un titolo di Stato appositamente pensato per i piccoli risparmiatori (ma è aperto anche agli investitori istituzionali) che può essere acquistato tramite filiale (o Poste) e attraverso il sistema di home banking. Lanciato per la prima volta nel marzo 2012, si tratta del primo titolo di Stato italiani che il Ministero dell’Economia e delle Finanze mette direttamente a disposizione degli investitori privati sul mercato Mot, fin dalla fase di distribuzione, in quanto al contrario degli altri prodotti del Tesoro non viene messo all’asta né collocato tramite sindacato. Questo consente al privato di aggiudicarsi i Titoli in fase di distribuzione per qualsiasi quantitativo desiderato, senza dover sostenere alcuna commissione come per le altre emissioni del Tesoro a medio-lungo termine. Una volta emesso, il Btp Italia viene negoziato sul Mot con le modalità operative previste per gli altri Btp.
In più è previsto anche un “premio fedeltà”: le persone fisiche che acquistano all’emissione e con servano il titolo fino a scadenza hanno diritto a un premio fedeltà che nelle precedenti emissioni era del 4 per mille lordo sul capitale nominale investito non rivalutato. Un’altra importante caratteristiche del Btp Italia è l’indicizzazione all’inflazione: sia il capitale sia le cedole sono rivalutati in base all’andamento dell’inflazione italiana. Le cedole sono pagate semestralmente e offrono un tasso reale annuo minimo garantito collegato all’indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI), con esclusione dei tabacchi. Le principali caratteristichesi possono sintetizzare in: durata di 4 anni; cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato; recupero immediato dell’inflazione grazie alla rivalutazione del capitale corrisposta ogni sei mesi; capitale nominale garantito a scadenza, anche in caso di deflazione. Per la nuova emissione il Tesoro ha riferito che non sono previste modifiche alle caratteristiche finanziarie del titolo ma ci sarà una novità in relazione alla chiusura anticipata.
LA CHIUSURA ANTICIPATA E LE PASSATE EMISSIONI
Il Mef si è infatti riservato la possibilità di anticipare la chiusura del collocamento terminandola eventualmente anche alle ore 14 del giorno mercoledì 6 novembre 2013, a metà della seconda giornata di sottoscrizione (la comunicazione al mercato viene fatta nel tardo pomeriggio del giorno precedente la chiusura). Nella passata emissione invece venivano assicurate due intere giornate per la sottoscrizione del titolo. In quell’occasione, la quarta emissione (aprile 2013) , il Tesoro ha fatto ricorso alla chiusura anticipata: solo nella prima giornata di collocamento l’emissione ha infatti registrato contratti per quasi 9 miliardi di euro. L’emissione è così arrivata a oltre 17 miliardi di euro in due giorni (tasso cedolare reale annuo definitivo fissato al 2,25%, pagato in due cedole semestrali).
Il retail ha risposto bene all’invito del Tesoro. Se si guardano i dettagli del collocamento si scopre che dei 196.509 contratti conclusi sul Mot oltre il 50 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro. Se si considerano contratti fino a 50.000 euro si arriva a oltre l’80 per cento del totale. “Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori – ha rilevato una nota del Mef – dalle informazioni raccolte dai dealer dell’operazione si può desumere un’ampia partecipazione di clienti retail”. In ogni caso, in linea con l’emissione precedente di ottobre 2012, non sono mancati gli investitori istituzionali, con gli esteri che hanno pesato per il 12% del totale emesso. In leggera crescita l’home banking, che ha pesato per il 30% circa degli ordini ricevuti attraverso le reti bancarie dal 26% della precedente emissione avvenuta ad ottobre 2012. Ossia il terzo collocamento di Btp Italia, che ha registrato oltre 18 miliardi di titoli collocati in quattro giorni (tasso cedolare annuo definitivo era pari al 2,55%, pagato in due cedole semestrali). Un boom che ha sorpreso positivamente dopo che nella seconda emissione, datata giugno 2012, l’importo collocato si era fermato a 1,7 miliardi, facendo peggio del primo Btp Italia lanciato nel marzo 2012, chiuso a 7,2 miliardi di euro circa, con tasso cedolare (reale) annuo pari al 2,45%.