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Al Salone del Mobile c’è anche la Grecia: apre Coco-Mat, primo negozio di letti ecosostenibili

Coco-Mat, fondata nel 1989 dall’eccentrico Pavlos Efmorfidis, apre il suo primo negozio in Italia, a Milano, in occasione del Salone – Ecosostenibilità (100% materiali naturali, dalle fibre di cocco alle alghe) e ortosomaticità: un prodotto di alta qualità che sta conquistando il mondo e che in Grecia, nonostante la crisi, ha fatto il record di vendite.

Al Salone del Mobile c’è anche la Grecia: apre Coco-Mat, primo negozio di letti ecosostenibili

Se ce n’è uno che dorme sonni tranquilli questo è Pavlos Efmorfidis, detto Paul, un tipo che più ottimista ed espansivo non si può e presidente fondatore di Coco-Mat, azienda leader nel settore dei letti e materassi, che apre il suo primo negozio in Italia, in centro a Milano, in occasione del Salone del Mobile.

Dorme bene Paul non solo perché i suoi letti sono il paradiso dei dormiglioni, un’eccellenza interamente ecosostenibile ed ortosomatica (e non ortopedica, tengono a precisare) che può costare fino a 4.000 euro per il letto completo di quattro strati adattabili a tutte le esigenze del sonno e composti al 100% da materiali naturali (riciclabili al 96%) come fibra di cocco, gomma naturale, cotone, alghe (per fornire iodio ai clienti che soffrono di asma e problemi respiratori), crine di cavallo, seta, lino, legno e piuma d’oca.

Ma anche perché, come suona dal nome, questo 50enne tutto bicicletta (un mese fa ha percorso Amsterdam-Atene su due ruote: “un’esperienza fantastica”) e calcio (il figlio 17enne James ha appena firmato con l’Ajax del suo grande amico Johann Cruyff: “è un trequartista tutto mancino, si è formato nella cantera del Barça”) è greco e proprio in Grecia ha fondato, nel 1989, la sua azienda, che rimane uno dei pochi casi virtuosi di successo nel panorama ellenico. E che fa dunque dormire sonni tranquilli anche ai suoi sempre più numerosi clienti e ai 220 dipendenti greci (sono quasi mille in totale nel mondo) che a differenza di molti altri connazionali non hanno perso il posto di lavoro.

Già, perché è soprattutto nella disastrata terra materna che l’eccentrico Paul è riuscito non solo a sopravvivere ma persino a crescere. Viene infatti naturale chiedersi come abbia fatto Coco-Mat a fare il record di vendite proprio nell’agosto del 2012, in un Paese sconvolto dalla recessione che di certo è difficile immaginare si possa comunemente permettere prodotti di questa gamma di qualità e prezzo.

O ancora è istintivo domandarsi come sia stato possibile che un business del genere, che nel frattempo si è allargato in tutto il mondo, dalla Corea agli Usa passando per la Cina e Dubai, ma che continua a fare della Grecia il core con 30 negozi e l’unica fabbrica di produzione (solo una piccola parte, destinata al mercato asiatico, è stata delocalizzata in Cina), sia riuscito costantemente a crescere in questi drammatici anni per l’economia europea. Per di più, sorpresa delle sorprese, registrando i progressi migliori proprio in Grecia, dove dal 2006 al 2011 il fatturato è salito del 70% da 10,9 a 17,8 milioni di euro.

Anche nel resto d’Europa, dopo aver aperto in Francia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna (a Barcellona c’è un superstore da 3.000 metri quadrati) e ora Italia, il giro d’affari è quasi raddoppiato da 7,85 a 13 milioni, mentre in Cina dal 2010 al 2011 è persino calato, attestandosi però a cifre altissime da 30,7 a 30,4 milioni. “Il segreto – spiega Efmorfidis con un sorriso sicuro e orgoglioso – è stato proprio quello di anticipare la crisi e investire all’estero, come abbiamo fatto già 10 anni fa. Di certo un po’ l’abbiamo risentita anche noi, ma abbiamo raggiunto una dimensione che ci ha permesso di resistere e poi persino di conquistare mercato paradossalmente proprio in Grecia, dove gli altri invece hanno iniziato a chiudere i battenti”.

Coco-Mat si è dunque giovata del crollo della concorrenza, proponendo un brand la cui qualità è stata sempre più riconosciuta a livello internazionale, con premi e attestati di rispetto dell’ambiente a tutti i livelli. Una vera e propria mosca bianca, come la sgargiante camicia di Efmorfidis che azzarda anche due passi di sirtaki, offrendo inaspettate atmosfere mediterranee ai visitatori nordeuropei del Salone milanese. Ecologia, qualità, posti di lavoro: la Grecia è ancora viva.

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