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Al Mercato Centrale di Torino apre la Trattoria Vegetale: “Diamo nuova dignità alle verdure”

Firstonline

Oramai in Italia rappresentano quasi il 9 per cento della popolazione, sono quasi sette milioni gli italiani che hanno imboccato la via dell’alimentazione vegetariana o vegana, un esercito silenzioso che ha ingrossato le sue truppe nel tempo abbandonando strade onnivore. Lo ha fatto per motivi di salute, di benessere, per intolleranze o per motivi etici e morali che riguardano l’ambiente: secondo studi autorevoli, infatti, gli allevamenti intensivi di animali, contribuirebbero alla produzione di gas serra, al consumo dell’acqua potabile e allo sfruttamento del suolo gettando pesanti ipoteche per un futuro del pianeta che arriverà a non essere più in grado di rispondere alla domanda alimentare. Non è infine da sottovalutare che il sovrappeso in Italia interessa circa un bambino su tre. L’Italia _ secondo una ricerca Eurispes – è infatti è al secondo posto in Europa per diffusione dell’obesità infantile maschile (21%) e al quarto per obesità infantile femminile (14%).

Per il popolo dei vegetariani l’ultima buona notizia arriva da Torino dove al Mercato Centrale è sbarcato un nuovo format, la Trattoria Vegetale firmata dallo chef Antonio Chiodi Latini.

Un nome familiare per il popolo dei vegetariani.  La famiglia Chiodi Latini che, aveva già avviato il ristorante di via Bertola 20/B, cuore della filosofia e della sperimentazione nel campo del vegetale (cucina vegetale creativa, ispirata ai prodotti della terra e “nella terra”) di Antonio Chiodi Latini, ha dato ora vita al GiveMeVeg, costola di quell’idea portata avanti da Giorgia, figlia di Antonio.

Un progetto più pop, da un punto di vista economico e concettuale, ma comunque, ispirato dallo stesso obiettivo: rimettere la materia prima vegetale al centro, rendendola assoluta e unica protagonista di piatti buoni.

Il banco di GiveMeVeg a Mercato Centrale Torino abbraccia una nuova evoluzione, quella della Trattoria Vegetale. Un luogo dove sedersi e riscoprire i sapori di un tempo, quelli semplici, fatti di cose buone, di prodotti contadini, di ricette tradizionali. La Trattoria Vegetale vuole riproporre al pubblico una proposta genuina e gustosa tutte le declinazioni più familiari del mondo vegetale.

Una trattoria che parla ai vegetariani ma vuole anche portare a scoprire il cuore del vegetale

Le materie prime dei menu sono, come sempre nella cucina di Antonio Chiodi Latini, vegetali al 100%. stagionali, provenienti da fornitori selezionati, buone e sostanziose. Ancora una volta, l’obiettivo è quello di portare il cliente alla scoperta del cuore del vegetale, in una declinazione più “facile”, conviviale e familiare.

Popolare, nel contenuto come nella forma: quattro i menu proposti quotidianamente alla Trattoria Vegetale. Quattro formule che omaggiano nei nomi il progetto di Mercato Centrale, in un cammino che vuole indirizzarsi verso il futuro, ma rimane legato al passato, perché in origine c’era la Trattoria. I menu sono quindi dedicati alle quattro città che ospitano Mercato Centrale in Italia (Firenze, Torino, Roma, Milano) e sono proposti a prezzi polari. Tre le portate che compongono ciascun menu, con pane, una bevanda vegetale e una patata – simbolo della terra, materia prima vegetale amatissima dallo chef Antonio Chiodi Latini – con prezzo aggiuntivo. Al centro della filosofia vegetale di Antonio Chiodi Latini c’è da sempre il gusto, quello di una volta. L’imperativo dello chef è di dare dignità alle verdure, troppo spesso considerate con uno sguardo negativo, punitivo, di sacrificio. Anche nella Trattoria Vegetale la centralità è data ai sapori della terra e alla riscoperta della bontà spontanea e intrinseca nelle materie prime che da lì arrivano. Il riferimento è alle trattorie di una volta, alla buona cucina di casa di un tempo. Piatti popolari ma eseguiti con cura e con amore, tovagliato semplice e vino da osteria (a disposizione dei clienti ci sarà il vino – bianco e rosso – “sfuso della casa”, esattamente come nelle trattorie più classiche, oppure una carta vini più dettagliata realizzata in collaborazione con Cantina Social).

Il vino rosso sfuso, in particolare, è quello prodotto dalla “Masseria la Cattiva” in Puglia, progetto di un gruppo di giovani amici che, accomunati dalla passione verso il mondo delle fermentazioni e del vino naturale, ha preso in gestione una vecchia masseria in provincia di Bari, storicamente utilizzata per l’allevamento di vacche da latte, e ne ha fatto un luogo di produzione e sperimentazione sul vino locale.

Trattoria Vegetale

Mercato Centrale Torino

Piazza della Repubblica 25, Torino

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