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Al cinema tutto l’anno con il progetto Moviement

L’Italia è agli ultimi posti nella vendita dei biglietti da giugno a settembre, a differenza di quanto accade negli altri Paesi europei – L’industria cinematografica ne ha discusso a Roma e ha lanciato iniziative per rimediare al crollo estivo.

Al cinema tutto l’anno con il progetto Moviement

L’industria del cinema italiano, per la prima volta, tutta insieme: questo il tema dell’incontro avvenuto nella sede ANICA di Roma per affrontare uno dei tanti nodi critici della maggiore impresa culturale del Paese. Si tratta della presenza del pubblico nelle sale e, in particolare, della caduta verticale che si avverte nel periodo estivo quando abitudini consolidate portano gli spettatori lontano dal grande schermo. Alla presentazione di Moviement – Il Cinema tutto l’anno hanno preso parte il Presidente dell’ANICA, Francesco Rutelli, il Presidente dell’ANEC Mario LoriniCarlo Bernaschi Presidente ANEM, Piera Detassis Presidente Premi David di Donatello e il Sottosegretario ai beni Culturali, la senatrice Lucia Bergonzoni. L’iniziativa è patrocinata inoltre dal MiBaC ed avrà il supporto della Rai. 

Secondo i dati riportati, l’Italia è agli ultimi posti nella vendita dei biglietti da giugno a settembre: nei quattro paesi presi a campione, siamo ultimi con soli 16 milioni di incasso a fronte dei 59 della Francia, dei 29 della Germania e dei 32 della Spagna. Questo fenomeno viene interpretato sostanzialmente con quattro “carenze”: la prima è la mancanza di contenuti significativi perché, come noto, durante quel periodo sia le grandi case di produzione, sia tutto il complesso produttivo, preferiscono attendere la riapertura del mercato, quando gli spettatori, con il fresco autunnale, ritornano nelle sale. Quindi, in soldoni, durante l’estate non si rischia di mandare alla sbaraglio titoli importanti quando le attese di ritorno economico al botteghino sono scarse. In secondo luogo, nel nostro Paese, è consolidata l’abitudine durante l’estate di preferire le serate lunghe all’aperto, a godere il fresco, piuttosto che chiudersi in una sala seppure dotata di un ottimo impianto di climatizzazione.

Ne consegue che è abitudine “pensare” al cinema prevalentemente durante la lunga stagione invernale. In questa direzione, sarà dura contrastare un modello di consumo, uno stile di vita, così forte e radicato nel costume nazionale. Al terzo posto si colloca la carenza di “comunicazione” sia da parte dei produttori, sia per quanto riguarda la filiera di informazioni verso il pubblico. Una specie di catena che si richiude su se stessa: non ci sono titoli significativi sui quali scrivere e anche le redazioni della carta stampata, del Web e dei circuiti radiotelevisivi si svuotano per le ferie estive.  Infine, sempre dal lato spettatori, si avverte un marcata carenza di percezione di come e di quanto invece il cinema possa essere fruito anche durante le calde serate estive.  

Per far fronte a questa “emergenza del cinema nazionale” come è stata definita da Piera Detassis, il progetto Moviement intende agire su quattro direzioni: la prima è sollecitare il mondo della produzione e della distribuzione ad essere presenti con un listino qualificato e di interesse per tutti i segmenti di pubblico, a questo proposito, già da alcuni giorni è nelle sale in testa alla proiezione, uno spot delle grandi major del cinema che presentano i migliori prodotti proprio per la prossima estate. La seconda leva riguarda gli esercenti che si impegnano a mantenere aperte le sale durante i mesi estivi e comunicare adeguatamente la programmazione; la terza leva coinvolge le Istituzioni, con un fondo speciale del MiBac a supporto di tutta l’operazione perché, come ha sostenuto la Senatrice Bergonzoni, si tratta di “un progetto fortemente innovativo …per il rilancio del strutturale del consumo in sala”. Infine, il prossimo 27 marzo, in occasione della premiazione dei David di Donatello, verrò data ampia copertura mediatica al progetto. 

A supporto ulteriore dell’iniziativa, sono stati anticipati i film più significativi che sbarcheranno nelle sale a partire dal prossimo giugno: apriranno gli schermi le grandi produzioni internazionali con titoli come Godzilla II della Warner BrosToy Story 4 della Walt Disney, Domino di Brian De Palma, insieme agli italiani Il Grande spirito di Sergio Rubini e Il signor diavolo di Pupi Avati. Di altre produzioni nazionali, in attesa della conferenza stampa di presentazione dei titoli in concorso a Cannes per ora non se ne parla.  

Si tratta dunque di un progetto ambizioso, importante, che vorrebbe superare le logiche spesso del proprio piccolo orto entro il quale ogni soggetto si muove a tutela dei propri specifici interessi. Su questo aspetto, il consenso sembra generale e rimane l’auspicio che Moviement possa funzionare. Rimane aperto un dettaglio importante (emerso con una domanda di una collega dell’ANSA): perché non introdurre un incentivo rivolto al pubblico, magari con una offerta mirata di biglietto a costo ridotto proprio per il periodo estivo? Nella filiera del cinema nazionale, alla fine dei conti, ci sono gli spettatori che pagano (e nemmeno poco) il costo della poltrona. Nessuna risposta, il problema non è stato affrontato.  

A questo proposito, è stata ricordata la prossima iniziativa di sostegno al grande schermo: CinemaDays, dall’1 al 4 aprile in tutte le sale d’Italia a soli 3 euro. Per gli appassionati di cinema, un’occasione da non perdere per una sana indigestione di tanti film. 

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