Primo esercizio in utile per Air France-Klm dopo 7 anni. L’ultima volta che i conti della compagnia aerea franco olandese non erano finiti in rosso era stata nel 2008: oggi la società ha pubblicato i risultati relativi al 2015 segnati da 118 milioni di euro di profitti netti, contro il rosso di 225 milioni del 2014.
Performance ottenuta grazie a una significativa campagna di riduzione dei costi, con un contestato piano di esuberi, ma anche all’aiuto arrivato dal declino del prezzo dei carburanti. E nonostante gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi in novembre, che secondo le stime hanno avuto un impatto negativo per 50 milioni. Nei 12 mesi, il vettore franco-olandese ha registrato vendite complessive in crescita del 2,8% a 89,92 miliardi di euro, malgrado un’annata a dir poco travagliata, che il 5 ottobre scorso ha visto anche una violenta protesta dei lavoratori, culminata con l’aggressione – con le foto che hanno fatto il giro del mondo – del manager Xavier Broseta.
La società resta tuttavia prudente per il 2016: “Il contesto globale – recita una nota – rimane alquanto incerto e anche i prezzi dei carburanti sono un’incognita”. L’anno è comunque partito col piede giusto, con i passeggeri in aumento a gennaio dopo la flessione di novembre e dicembre, dovuta agli attentati.
Altri segnali positivi emersi dai conti sono l’aumento del fatturato, salito del 4,6% sopra i 26 miliardi di euro, mentre gli analisti scommettevano su 25,7 miliardi. Persino il debito è migliorato più del previsto: ora è di 4,3 miliardi, contro i 5,4 miliardi di fine 2014. Impennata del titolo alla Borsa di Parigi: in apertura di seduta guadagna l’8,5%, superando quota 8 euro per azione, sui livelli di maggio 2015.