Se negli Stati Uniti si professa con assoluta intransigenza che lo Stato non deve intervenire nell’economia, il colosso assicurativo American International Group (Aig) è una felice eccezione. Gli utili del gruppo sono aumentati, nel quarto trimestre del 2011, del 77% e l’utile operativo ha raggiunto 1,6 miliardi di dollari (ovvero 82 cents per azione, più dei 63 stimati dagli analisti).
Ma Aig non ha fatto tutto da solo. La maggior parte dell’incremento è dovuto a sgravi fiscali di cui ha potuto beneficiare dopo aver previsto un bilancio positivo per gli anni futuri. Inoltre bisogna ricordare che nel 2008 il Tesoro americano aveva salvato Aig, sull’orlo del fallimento, con un maxiprestitto da oltre 182 miliardi di dollari. Ancora oggi è di proprietà pubblica per il 77% e quest’anno ha potuto effettuare la sua prima operazione di buy-back acquistano azioni proprie per 70 milioni di dollari, durante gli ultimi tre mesi dello scorso anno.
L’amministratore delegato Robert Benmosche ha dichiarato in una nota di essere molto fiducioso sulle prospettive future degli utili. E che un risultato così positivo è importante per raggiungere gli obiettivi prefissati lo scorso anno.
