Si è tenuto a Mantova, nell’ambito del Mantova Food & Science Festival, il convegno “L’agricoltura tra innovazione e agroenergie”, organizzato da Intesa Sanpaolo per presentare i risultati di un’indagine ad hoc sul comparto agricolo e zootecnico delle province di Mantova, Brescia e Cremona condotta dalla Direzione Regionale Lombardia e dalla Direzione Studi e Ricerche del Gruppo, in collaborazione con Confagricoltura Mantova, Brescia e Cremona. Il convegno ha affrontato anche il tema, molto attuale, delle agroenergie, ovvero della potenzialità energetica che si può ricavare dai pro intervistati (3 imprese su 4) ha effettuato investimenti negli ultimi tre anni, mentre la metà delle imprese dichiara di aver introdotto innovazioni, in particolare organizzative. L’introduzione di nuove tecnologie, in grado di permettere un uso più oculato delle risorse in ambito agricolo, è emerso quale fattore chiave non soltanto per la crescita economica, ma anche in un’ottica più ampia di sostenibilità.
Tra gli allevamenti analizzati, 1 su 5 si è dotato di un impianto di biogas e oltre un terzo delle aziende ha installato pannelli fotovoltaici. L’agroenergia, oltre a fornire energia elettrica per il funzionamento delle aziende, concorre alla formazione di più del 30% del fatturato per oltre un quarto degli allevamenti. Tra i temi emersi, assume un peso di rilievo quello dell’acqua: oltre 1 su 4 delle aziende del campione dichiara che l’acqua è un fattore limitante per la propria attività e a queste si aggiunge una metà delle imprese che vede nelle risorse idriche un potenziale problema per il futuro. Non a caso, il risparmio idrico, che gli intervistati si sono già in parte preparati a realizzare tramite investimenti mirati, compare in terza posizione tra le sfide per il futuro individuate dalle aziende agricole e in quarta posizione per gli allevamenti. Strettamente collegato al tema risorse idriche è quello dell’instabilità climatica, che preoccupa soprattutto le aziende agricole.
L’introduzione di nuove tecnologie è vista come fondamentale per affrontare queste sfide e quelle legate all’incertezza dei mercati, in un contesto in cui emerge l’esigenza di un ricambio generazionale. Rilevante, infine, nell’ottica di introdurre e gestire nuove e più complesse tecnologie, il tema della formazione e dell’assunzione di personale qualificato. I lavori si sono conclusi con una tavola rotonda dedicata alle imprese del territorio, a cui hanno preso parte Umberto Castagna, titolare Società Agricola Bersella e Pietro Angeli, titolare Società Agricola Serraglio, in dialogo con Gianluigi Venturini e Alberto Cortesi sul tema delle agroenergie e delle prospettive di sviluppo per le aziende del settore.
“L’agricoltura italiana moderna produce cibo di grande qualità e dispone di metodi sempre più sostenibili per produrre energia da fonti rinnovabili”, ha dichiarato Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo. “Si tratta di una vera e propria rivoluzione che può fare leva, tra l’altro, sull’enorme “giacimento green” rappresentato dalla pianura padana. L’incontro di oggi, dedicato in primo luogo agli imprenditori agricoli di Mantova, Brescia e Cremona, si inserisce in un più ampio percorso di supporto all’economia dei territori, che a oggi ha portato la nostra banca a essere punto di riferimento per il settore nel Paese: nel 2018 Intesa Sanpaolo ha erogato a favore dell’agribusiness italiano oltre 2 miliardi di euro, di cui oltre 300 milioni di euro destinati alle imprese dell’agroindustria lombarda. Un trend in crescita anche nella prima parte di quest’anno”.
“L’indagine condotta e presentata oggi – ha dichiarato Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova e di Mantova Agricola – è quanto mai opportuna in una provincia così attiva come quella di Mantova, estremamente dinamica sia dal punto di vista agricolo sia da quello agroalimentare. Per intervenire in modo efficace, continuando a fare leva sui nostri punti di forza e individuando nello stesso tempo le possibili aree di miglioramento, è fondamentale capire l’evoluzione e le aree degli investimenti dei professionisti del settore: i risultati di questa ricerca vanno proprio in questa direzione, permettendo di sviluppare una strategia che guardi al futuro e muova i passi verso un progresso costante e sempre più duraturo”.