Amadori avanza su Vismara: la storica società lombarda produttrice di salumi, che oggi fa parte del gruppo Ferrarini. Il gruppo è in concordato preventivo e ha dato l’ok all’acquisizione da parte del colosso italiano dell’agroalimentare, specializzato nel settore avicolo. Il gruppo Amadori potrebbe rilevare le quote di maggioranza del marchio Vismara, e in una nota ha fatto sapere di essere “da tempo alla ricerca di possibili investimenti nel mercato dei salumi, in seno a una strategia di ampliamento del portafoglio prodotti”. In questo scenario Vismara rappresenta sicuramente un brand storico della salumeria noto sia in Italia che all’estero, anche se la situazione fallimentare fa sì che Amadori stia ancora analizzando e valutando con calma l’operazione, che si presenta molto complessa.
Secondo indiscrezioni il 18 febbraio è previsto un altro incontro in cui potrebbe essere annunciato anche l’acquirente del ramo industriale di Ferrarini, gruppo di Reggio Emilia che appunto ad oggi detiene anche Vismara. A rilevare la casa madre dovrebbe essere sempre una realtà italiana e non un fondo d’investimento, che rileverà l’intero polo produttivo di Ferrarini mantenendo la produzione sul territorio reggiano e forse dando vita a un altro stabilimento. Attualmente il Gruppo Ferrarini conta circa 800 dipendenti e già nel 2016 era stato diviso in due parti. Nella prima erano confluite le produzioni industriali di prosciutti e salumi, ovvero la Ferrarini spa con le sedi di Reggio Emilia e Parma, e Vismara con lo stabilimento di Casatenuovo nel lecchese. Nel secondo nucleo sono confluite tutte le altre attività del gruppo, in particolare l’azienda agricola a cui fa capo la produzione di parmigiano reggiano, aceto balsamico e vino. In sostanza la parte maggiore del patrimonio.
Fondata nel 1969, Amadori è invece specialista nel settore avicolo, ha una quota di mercato intorno al 30% sul totale carni avicole in Italia e può contare sulla collaborazione di oltre 7.600 dipendenti. Amadori oggi si distingue sul mercato per la gestione integrata della propria filiera, formata da: 6 mangimifici, 7 incubatoi, oltre 800 allevamenti, 6 stabilimenti di trasformazione alimentare, 3 piattaforme logistiche e 19 centri di distribuzione fra filiali e agenzie, che garantiscono una distribuzione capillare in tutta Italia.