La Commissione europea ha approvato oggi la proposta di riforma della Politica agricola comune (Pac). L’obiettivo è di modificare i criteri d’assegnazione dei pagamenti diretti agli agricoltori, uniformandoli in tutta l’Ue sulla base dell’aiuto per ettaro. Fino ad ora il metro era quello dei pagamenti proporzionali alla “produzione storica” di ogni azienda, secondo il sistema ancora oggi applicato in una parte dei paesi membri (Italia inclusa).
Il nuovo sistema sarà introdotto gradualmente, fra il 2014 e il 2020, in modo che i Paesi, in cui il livello di aiuti per ettaro è superiore al 90% della media comunitaria (meno di 300 euro per ettaro), i pagamenti vengano diminuiti per avvicinarsi a quella soglia. Per l’Italia, che nel 2014 sarà sopra il livello di 400 euro per ettaro, questo significherà una riduzione di circa il 6% dell’ammontare complessivo dei pagamenti diretti, equivalente a circa 285 milioni all’anno nel 2020. Il 30% dei finanziamenti comunitari assegnati a ogni Stato membro per la Pac dovrà essere usato per misure ambientali e climatiche.