Prima la pandemia e i cambiamenti climatici, poi la guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia hanno messo in ginocchio diversi settori, soprattutto l’agricoltura e l’industria alimentare che nel prossimo futuro sarà segnata da scarsità e aumento dei prezzi. Per questo motivo la Commissione europea ha approvato un regime quadro italiano da 1,2 miliardi di euro di aiuti a dell’agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura. Il via libera, secondo quanto riporta una nota, arriva nell’ambito del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione lo scorso marzo, che riconosce come l’economia dell’Ue stia subendo un grave turbamento e che ha ritenuto il regime italiano “necessario, adeguato e proporzionato” a ottenere tali aiuti.
In particolare, gli aiuti non supereranno il massimale di 35mila euro per beneficiari attivi nella produzione primaria nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura e di 400mila euro per imprese operanti in tutti gli altri settori “colpite dall’aumento dei prezzi dell’elettricità, dei mangimi e dei carburanti causato dall’attuale crisi geopolitica e dalle relative sanzioni”, ha sottolineato in una nota Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione e responsabile per la Concorrenza. E saranno concessi entro il 31 dicembre 2022.
Gli aiuti, di importo limitato, saranno ricevuti in forma di sovvenzioni dirette; agevolazioni fiscali o di pagamento; anticipi rimborsabili; e riduzione o esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.