Ogni volta che un’idea originale e innovativa viene messa in atto, le parole che riecheggiano nella mente di chi per primo l’ha immaginata sono all’incirca queste: “Perché non ci ho pensato prima?”. Accade spesso infatti che l’elemento usato come ingrediente insolito sia da sempre sotto gli occhi di tutti.
È probabile che sia andata così anche per Alex Belingheri che, mosso da grande passione per la viticoltura, nel 2004 fonda l’Azienda Agricola Vallecamonica.
La difficoltà iniziale di non disporre di una cantina lo mette alla prova ma la soluzione trovata diventa un elemento tanto distintivo da fargli ritagliare spazi di visibilità forse prima inimmaginabili.
Anziché continuare a cercare un locale adatto per costruire la sua cantina, Alex un giorno ha l’intuizione di portare ad affinare il suo vino Nautilus a circa 40 metri di profondità e cioè sui fondali del Lago d’Iseo, dove peraltro le condizioni costanti di temperatura e pressione così come l’assenza di luce si rivelano caratteristiche ideali.
Forse la maggior parte dei numerosi visitatori che l’anno scorso ha passeggiato sui Floating Piers di Christo ignorava che questo lago nascondesse un’altra originale peculiarità, tenendo a riposare presso di sé proprio le bollicine dell’Agricola Vallecamonica.
E se il Lago d’Iseo talvolta soffre un po’ a causa dell’antagonismo turistico con il Lago di Como e il Lago di Garda, anche enologicamente le sfide da raccogliere non mancano.
Cimentandosi con le bollicine infatti ci si trova in un meraviglioso triangolo costituito dalla Franciacorta, l’area del Trentodoc e quella del Prosecco.
Alex Belingheri però vive le difficoltà come stimoli e i risultati della sua produzione enologica lo confermano per questo è entrato a far parte dei produttori selezionati dal Palato Italiano.
Dopo il prolungato “bagno” di affinamento che può durare dai 12 ai 24 mesi, il Nautilus ne trascorrerà ancora altri in superficie, migliorando ulteriormente le sue caratteristiche che però già dimostrano una personalità di tutto rispetto.
La struttura c’è, così come la buona acidità e il perlage finissimo ed elegante. Il vino ottenuto – Blanc de Noirs, Pas Dosè – è vinificato in bianco, con metodo tradizionale prodotto con la sola vendemmia di un anno.
L’equilibrio è eccellente, non è prevista l’aggiunta di zuccheri e la gradazione alcolica è pari al 12,5%. Il lavoro che si svolge in quest’Azienda è da veri appassionati, si è deciso infatti di partire dal recupero di radici vecchie e ceppi storici, con piante che hanno fino al secolo di vita. Sono solo uve rosse provenienti da biotipi o varietà locali.
Recentissima è poi la novità di Agricola Vallecamonica che sorprende con Estremo Adamadus, un vino che nascerà questa volta dalle profondità del Lago d’Aviolo vicino a Edolo, in provincia di Brescia dove poche settimane fa sono state calate le bottiglie in affinamento.
I terreni vitati dell’Azienda, circa 4 ettari, si trovano a Cividate Camuno (250 m s.l.m.) nella zona delle Colture, a Berzo Inferiore (400 m s.l.m.) nella zona Belvedere e all’Annunciata di Piancogno (800 m s.l.m.), uno dei luoghi più suggestivi di tutta la Valle Camonica.
La filosofia dell’Azienda dà molta importanza alle tradizioni ma è anche proiettata con modernità nel futuro.
Il desiderio è quello di ottenere sempre nuovi vini ponendo grande attenzione all’evoluzione del gusto, visione perfettamente condivisa anche con il Somellier del Palato Italiano Tiziana Sinisgalli.