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Agora.stream, la piattaforma online di Oxford che fa incontrare i ricercatori

Siad

Agora.stream è una piattaforma online sviluppata da Remy Messadene e Alain Rossier, due dottorandi in Matematica all’Università di Oxford, che ha l’obiettivo di facilitare l’organizzazione di seminari e di far sì che i ricercatori di tutto il mondo possano riunirsi per interagire e prendere parte a simposi nel proprio campo di ricerca. I seminari sono corsi specialistici per la formazione all’indagine scientifica e coinvolgenti, ove i partecipanti interagiscono attivamente e prendono parte a dibattiti.

Remy Messadene ci ha raccontato quale sia stata l’idea di partenza per questo progetto: uno degli aspetti migliori di fare ricerca nella nostra epoca è la facilità per i ricercatori di interagire a livello internazionale, in particolare grazie alla connessione tra luoghi permessa dall’avvento del World Wide Web nel 1989. Attraverso conferenze e seminari si possono solidificare reti di contatti tra studiosi interessati agli argomenti più attuali di un determinato ambito, creando un terreno fertile per lo sviluppo e la concretizzazione di nuove idee. Ciononostante, Remy e Alain hanno riscontrato come vi sia del potenziale inutilizzato dalle tecnologie attuali per permettere ai ricercatori di promuovere su larga scala il proprio lavoro.

Enfatizzando l’importanza dei seminari sia per chi vi prende parte che per chi li organizza, questi ragazzi hanno sviluppato una piattaforma virtuale dove i ricercatori si possano riunire.

Il duplice scopo di agora.stream è sia facilitare la preparazione e gestione dei seminari agli organizzatori che fornire agli utenti un unico luogo dove trovare simposi similmente strutturati. Svolgere ricerca è sempre più un’attività sociale che matura attraverso lo scambio e la discussione di idee. Remy e Alain riconoscono come incontrare altri scienziati stimoli spesso nuove idee e questo li ha portati a pensare a chi invece si trova in situazioni svantaggiate, come studiosi in centri di ricerca isolati dove è più difficile entrare in contatto con altri specialisti. I creatori di agora.stream si sono così dati l’obiettivo di colmare questo divario e permettere a quanti più ricercatori di svolgere la propria ricerca al meglio. La situazione di pandemia e le difficoltà nell’organizzare seminari senza una struttura chiara e comune hanno contribuito a far sentire ai due ideatori la necessità di agora.stream per l’intera comunità scientifica. Remy e Alain sono in primo luogo ricercatori ed hanno utilizzato la propria esperienza per sviluppare la piattaforma e soddisfare quelle che hanno riscontrato essere le necessità degli studiosi.

Agora.stream ha ufficialmente aperto nell’estate del 2020 e sulla piattaforma si possono già trovare seminari virtuali da gruppi di vari importanti istituti di ricerca, come Imperial College e l’Università di Oxford nel Regno Unito, ma anche Facebook AI Research (FAIR) e The Alan Turing Institute. Remy ha dichiarato che il prodotto è stato presentato a vari atenei che stanno adottando la piattaforma, sviluppando gradualmente la visione dei fondatori di offrire agli utenti un sistema unico attraverso il quale poter virtualmente partecipare a seminari in vari ambiti. Un punto di forza di agora.stream è l’accesibilità: ogni comunità che vuole usufruire dei servizi e mettere i propri seminari sulla piattaforma crea un’agora. Le agora semplificano ai coordinatori vari aspetti, quali pubblicazione dei video, promozione degli eventi e gestirne le registrazioni. I vari aspetti logistici vengono così standardizzati e gli organizzatori possono focalizzarsi sullo sviluppare il materiale per il seminario e massimizzare l’interazione con i partecipanti. agora.stream è aperto a ricercatori in ogni ambito, da materie STEM a umanistiche ed artistiche. L’account standard su agora.stream permette di utilizzarne tutte le funzioni principali ed è gratuito per far sì che tutti possano accedere ai più avanzati incontri. Vi è anche la possibilità di passare ad un account premium per poter usufruire di ulteriori benefici, come un aumento sul limite di persone che possono prendere parte a un seminario in diretta.

Remy e Alain sono entusiasti di come il progetto sia stato positivamente accolto dalla comunità scientifica e stanno continuamente includendo nuove funzionalità su agora.stream: occasioni di networking pre e post eventi e l’integrazione di LaTeX direttamente nella live chat. L’intento è di offrire un’esperienza completa e quanto più simile a quella che si avrebbe partecipando fisicamente a questi eventi.

Penso che sia questo il potenziale di agora.stream: la sua utilità va oltre la situazione attuale di pandemia, per cui le conferenze virtuali sono diventate una necessità per gli scienziati per continuare ad interagire. Su agora.stream si potrà partecipare a seminari fisicamente lontani dal proprio luogo di lavoro e così anche coloro che si trovano in luoghi più isolati potranno fruire al meglio delle risorse disponibili. Inoltre, partecipare ai seminari virtualmente permetterebbe una riduzione dell’impatto ambientale associato col viaggiare.

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