Record per il 730 precompilato. In soli otto giorni dall’apertura del canale per la trasmissione telematica della dichiarazione precompilata, il flusso di dichiarazioni inviate dai cittadini ha superato la soglia del milione. Un vero successo che cresce in modo esponenziale, con un aumento del 28% rispetto all’anno precedente. Tra questi contributi, quasi un milione sono modelli 730, mentre gli altri riguardano i Redditi Persone Fisiche. E cosa ancor più sorprendente è che il 60% dei contribuenti ha scelto la nuova modalità semplificata.
Questa corsa alla trasmissione telematica delle dichiarazioni precompilate sembra essere alimentata anche dal desiderio di ricevere i rimborsi più rapidamente. Pertanto, è probabile che molti contribuenti siano attratti non solo dalla semplicità e dalla comodità del nuovo sistema, ma anche dalla prospettiva di ricevere i rimborsi in modo più tempestivo.
Agenzia delle Entrate: record di adesione alla precompilata
Ma andiamo oltre i numeri. A meno di 10 giorni dall’apertura del canale, il conteggio ha superato il milione di dichiarazioni (per la precisione, 1.004.184), di cui 986.641 sono modelli 730. Ecco un dato curioso: il 60% ha scelto la nuova modalità semplificata, senza codici intricati, ma con sezioni chiare come “famiglia”, “casa”, “lavoro” e “spese”.
Parallelamente, gli accessi al servizio hanno raggiunto complessivamente circa 9 milioni e 560mila, registrati a partire dal 30 aprile, quando le precompilate sono state rese disponibili per la consultazione.
La situazione è costantemente monitorata, e dopo gli allarmi sollevati dall’Associazione Nazionale Commercialisti, il Fisco ha confermato che le dichiarazioni precompilate messe a disposizione non presentano anomalie. Eventuali inesattezze vengono corrette “tempestivamente” prima che i contribuenti abbiano la possibilità di trasmetterle all’Agenzia stessa.
Quando arrivano i rimborsi del 730 precompilato?
Con il nuovo modello 730 precompilato, coloro che hanno diritto a un rimborso fiscale potranno riceverlo direttamente dall’Agenzia delle Entrate, senza dover passare per intermediari come i Caf o i sostituti d’imposta. La data di erogazione dei rimborsi varia in base al momento in cui è stata presentata la dichiarazione dei redditi. Ad esempio, chi l’ha compilata a maggio probabilmente riceverà i rimborsi Irpef a luglio se è un lavoratore dipendente, oppure ad agosto (o settembre) se è un pensionato. Lo stesso vale per chi deve pagare un conguaglio, che seguirà tempistiche simili. Naturalmente, più si ritarda nell’invio della dichiarazione dei redditi, più lungo sarà il tempo d’attesa per ricevere l’accredito.