Il menù del Consiglio dei ministri è ghiotto ma per il Governo sarà un percorso ad ostacoli. Sblocca-Italia per far riaprire i cantieri e far ripartire le opere pubbliche, riorganizzazione della scuola e riforma della giustizia sono i tre temi caldi che dominano l’agenda del primo Consiglio dei ministri post-ferragosto in programma per venerdì 29 agosto e su cui da oggi il Governo torna a lavorare per predisporre i testi dei provvedimenti.. C’è però il consueto problema delle coperture finanziarie: se si troverà la quadra le tre riforme saranno lanciate subito, altrimenti a rate e cioè prima le linee generali o una parte delle misure in programma e il resto nella legge di Stabilità di ottobre.
Non c’è dubbio tuttavia che il presidente del Consiglio Matteo Renzi intenda dare una forte accelerata alle riforme e soprattutto mettere in campo interventi che, in forma diretta o indiretta, possano concorrere a smuovere la morta gora della stagnazione economica e ad avviare un minimo di investimenti e di ripresa. Ma vediamo nel dettaglio i provvedimenti in agenda.
SBLOCCA ITALIA E LOCAL UTILITIES – E’ un decreto che conterà semplificazioni per far ripartire le opere pubbliche da troppo tempo annunciate ma rimaste congelate per ragioni normative o finanziarie nonché incentivi fiscali per la realizzazione di nuove infrastrutture e un meccanismo per agevolare i finanziamenti sul mercato. Il decreto è atteso anche per i suoi effetti sulle società partecipate degli enti locali , le cosiddette local utilities, alcune delle quali grandi ed efficienti mentre altre troppo frammentate e inefficienti per la presenza devastante del clientelismo politico. Il Governo punta a favorire le aggregazioni e la crescita dimensionale delle partecipate, il cui numero dovrebbe drasticamente calare insieme alle inefficienze che le caratterizzano in troppi casi. Il Governo punta anche a favorirne la quotazione in Borsa sulla base di uno scambio con gli enti locali del tipo: ti allungo la durata delle concessioni se apri il capitale delle partecipate al mercato e avvii la privatizzazione. Il decollo immediato o meno del decreto dipenderà però dalla possibilità di trovare nei prossimi giorni le necessarie coperture.
SCUOLA E VALUTAZIONE DEGLI INSEGNANTI – Matteo Renzi ha più volte promesso una riorganizzazione della scuola basata sulla meritocrazia degli insegnanti e degli studenti e venerdì l’occasione è buona per compiere i primi passi. Finora si sa pochissimo del decreto in gestazione al Ministero della Pubblica istruzione ma uno dei suoi perni dovrebbe essere la valutazione nazionale degli insegnanti e la possibilità di premiare anche finanziariamente chi si impegna di più e chi lavora meglio, con il conseguente addio alle supplenze brevi. Un altro aspetto cruciale – legato all’autonomia degli istituti scolastici – dovrebbe essere il rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro per gli studenti e l’avvio di un programma Erasmus anche per gli studenti delle scuole secondarie superiori e non solo per le Università. Infine i presidi dovrebbero bavere primi margini di flessibilità nella scelta degli insegnanti. Anche qui è da vedere se ci saranno solo linee guida su cui aprire la consultazione o già i primi provvedimenti.
GIUSTIZIA CIVILE PIU’ RAPIDA – La riforma della giustizia è il terzo piatto forte dell’Agenda del Governo per il Consiglio dei ministri di venerdì. Il punto di partenza sarà la velocizzazione della giustizia civile, la cui paralisi ha effetti devastanti anche sull’economia ed è una delle prime cause che inducono gli operatori stranieri a non investire in Italia. Un decreto dovrebbe velocizzare la giustizia civile e dimezzare la cause arretrate con il rafforzamento dei tribunali pe le imprese e il debutto di sezioni specializzate per le famiglie e i diritti delle persone. In arrivo anche il ruolo unico dei magistrato onorari, interventi per l’informatizzazione dei tribunali e la riforma disciplinare della magistratura amministrativa e contabile. Sul versante penale della riforma della giustizia è previsto invece un disegno di legge per allungare i tempi di prescrizione dei processi e pene più forti per i reati societari (in sostanza verrà reintrodotto il reato di falso in bilancio e quello di autoriciclaggio). Verranno invece rinviate a settembre sia le norme sulla riforma del Csm e quelle sui limiti di pubblicazione delle intercettazioni.