L’editoria, sia periodica che quotidiana, nel 2012 ha perso quasi un miliardo di ricavi (ossia il 14% del proprio fatturato), passando dai 6,1 mld del 2011 ai 5,3 dell’anno successivo. Nello specifico, i ricavi dell’editoria quotidiana sono diminuiti del 10,5% e quelli dell’editoria periodica del 17,3%. La vendita di copie ha visto i propri ricavi calare di quasi il 10% e la pubblicità ha registrato un picco verso il basso del 19%.
La relazione annuale dell’Agcom al Parlamento ha evidenziato quanto gli italiani siano indietro, rispetto alla media europea, in termini di accessibilità a internet. “Un italiano su tre vive ai margini della rete” ha detto il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani. “La rappresentazione più brutale della domanda di internet in Italia – ha proseguito – è quella che vede il nostro paese al quarto posto in Europa nella non invidiabile classifica del numero di individui che non ha mai avuto accesso a internet (37,2% contro una media Ue del 22,4%).
L’Agcom ha anche riferito in merito al grande sorpasso che è avvenuto nel ricavi tv. Sky lo scorso anno ha incassato 2,63 miliardi di euro (il 32% del totale, com una flessione negativa dell’1,4% rispetto al 2011). Mediaseti ha portato a casa 2,49 miliardi (il 30,2%, -13,2%) e la Rai 2,34 mld. Il divario tra Sky e Mediaset è ancora più marcato nel comparto della pay tv: Sky Italia detiene il 77,6% dei ricavi del settore, contro il 17,8 di Mediaset.
Vittima della crisi anche il telefono. Nel 2012 i ricavi delle tlc sono scesi del 6,4% (37,9 mld contro i 40,5 del 2011). Il traffico nella rete fissa perde colpi (-7,5%) mentre quello sulla rete mobile conquista un +6%. Nella telefonia fissa Telecom è stabile, nella mobile torna al primo posto sorpassando Vodafone.