L’Agcom e l’Antitrust hanno l’avviato un’indagine conoscitiva coordinata sulla concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni, con particolare riferimento ai servizi di accesso e alle prospettive d’investimento nelle reti a banda larga e ultra-larga, sia fissa che mobile. L’operazione è stata decisa considerando l’arretratezza dell’Italia in tema di reti ad alta velocità (solo 14% delle famiglie sopra i 30 mega).
Le verifiche sono motivate dalla “rinnovata attenzione, anche a livello internazionale, in materia di sicurezza delle reti e di spionaggio informatico – si legge nella delibera – e dalle esigenze di tutela della sfera privata dei cittadini quando utilizzano reti e servizi di comunicazioni elettroniche”.
L’iniziativa si colloca nel quadro della cooperazione prevista dal protocollo d’intesa tra Agcom e Agcm e coinvolgerà gli operatori di settore. Lo studio “si propone di acquisire informazioni relative alle prospettive del mercato e a elementi utili per definire strategie regolamentari adeguate all’evoluzione tecnologica e di mercato”.
L’Agcom afferma che l’obiettivi della ricerca è di “identificare la maggiori criticità concorrenziali nella fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche, favorire la promozione degli investimenti infrastrutturali e dell’innovazione per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda digitale per il 2020”.