Tante polemiche e tanta paura, ma alla fine nessun sito web sarà chiuso. L’Agcom ha approvato oggi a larga maggioranza (sette sì, un no e un astenuto) un nuovo schema di reoglamento per il diritto d’autore sul web, ma per fortuna non prevede alcuna misura per inibire l’accesso ai siti. Singoli contenuti, quelli sì, potranno essere rimossi. Il provvedimento, che entrerà in vigore in autunno, sarà sottoposto a una consultazione pubblica di 60 giorni a partire dalla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale. L’obiettivo è di “acquisire tutte le proposte e le osservazioni dei soggetti interessati e di consentire così un’occasione aggiuntiva di confronto puntuale sul testo”, si legge in una nota dell’Autorità.
I nuovi poteri dell’Authority sono molti. Innanzitutto la possibilità di chiedere la rimozione di materiale coperto da diritto d’autore dai siti che lo ospitano, anche se l’azione del Garante è considerata alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti coinvolte.
C’è poi un’importante distinzione da fare fra siti italiani ed esteri. Nei confronti dei siti stranieri l’Authority non potrà impartire ordini, ma semplici ammonizioni. Dopo una serie di warning, tuttavia, l’Authority potrà rivolgersi alla magistratura per chiedere che la questione possa essere approfondita e il sito eventualmente chiuso. E’ quindi passato il principio di un’azione diretta sui siti italiani, mentre rimane esclusa la possibilità di agire sui siti esteri senza previo consenso della magistratura. (Cmu)