Dal 31 agosto dovrebbero diventare operativi i corridoi umanitari per far espatriare i cittadini afghani e non che vogliano lasciare l’Afghanistan e che abbiano i documenti necessari. La proposta, presentata all’Onu da Francia e Gran Bretagna, sarebbe stata accettata dai talebani. Oltre un centinaio di governi di tutto il mondo hanno confermato in una dichiarazione congiunta di aver ricevuto assicurazioni in questo senso dal nuovo regime afgano. Il documento è stato diffuso dal dipartimento di Stato degli Usa in una nota che cita fonti della comunità internazionale ma non fa esplicito riferimento a una data. Il 31 agosto, in ogni caso, rimane il termine fissato per il ritiro delle truppe internazionali dal Paese. Quello stesso giorno i talebani assumeranno il controllo dell’aeroporto di Kabul.
“Siamo tutti impegnati a garantire che i nostri cittadini, dipendenti, nonché gli afghani che hanno lavorato con noi e coloro che sono a rischio possano continuare a viaggiare liberamente verso destinazioni al di fuori dell’Afghanistan – si legge nella nota, firmata tra gli altri anche da Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Francia – Abbiamo ricevuto garanzie dai Talebani che tutti i cittadini stranieri e qualsiasi cittadino afghano con autorizzazione di viaggio dai nostri Paesi potranno recarsi in modo sicuro e ordinato ai punti di partenza e recarsi fuori dal Paese”.
I Paesi sottolineano inoltre che continueranno a “rilasciare documenti di viaggio agli afghani designati” e che hanno “la chiara aspettativa e l’impegno da parte dei Talebani che possano viaggiare”, prendendo atto “delle dichiarazioni pubbliche dei Talebani che confermano questa intesa”.