Una situazione del genere non si vedeva dall’11 settembre. I cieli statunitensi totalmente sgombri, nessun aereo in volo. Nemmeno uno. Un guasto al sistema informatico della Federal Aviation Administration (Faa), l’agenzia governativa che regola l’aviazione civile, ha bloccato per ore tutti i voli aerei negli Stati Uniti. Una parziale ripresa ha avuto inizio alle 9 ora di Washington, ma per recuperare il tempo perso ci vorranno giorni. Secondo gli ultimi aggiornamenti, i ritardi avrebbero coinvolto oltre 4mila voli, mentre più di 700 sarebbero stati cancellati.
Usa, aerei a terra: cosa è successo
A causare la totale sospensione del traffico aereo statunitense è stato un guasto informatico nei sistemi dell’Amministrazione dell’aviazione federale. Il problema ariguarderebbe in particolare il Notam to Air Mission, il sistema automatico che fornisce ai piloti informazioni essenziali (meteo, lavori in corso, piste da cui decollare, stato delle apparecchiature, ecc.) prima della partenza. Su cosa sia accaduto realmente e perché è stata aperta un’indagine, ma la Casa Bianca ha escluso che si tratti di un attacco hacker.
Qualunque sia la causa, il risultato è stato devastante: la FAA ha dovuto ordinare a tutte le compagnie aeree di sospendere le partenze dei voli interni agli Usa fino alle 9 ora di New York, le 15 in Italia. Gli unici ad evitare il blocco sono stati voli di tipo medico o quelli dell’aviazione militare, che sono gestiti attraverso un sistema diverso. “Stiamo eseguendo i controlli finali di convalida e ripopolando il sistema. Sono interessate le operazioni in tutto il sistema dello spazio aereo nazionale. Forniremo aggiornamenti frequenti man mano che faremo progressi”, ha scritto l’Agenzia in una nota. Si tratta di una situazione eccezionale. Lo stesso ordine era stato dato l’ultima volta l’11 settembre, dopo l’attacco alle Torri Gemelle.
Migliaia i voli in ritardo, traffico gradualmente riaperto
Secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dalla Cnn sarebbero oltre 4mila gli aerei che a causa della sospensione del traffico aereo avrebbero subito ritardi, in alcuni casi di molte ore. Più di 700 i voli cancellati. Su Twitter sono moltissimi i viaggiatori che raccontano di essere bloccati in aeroporto, senza sapere se e quando riusciranno a partire.
Alle ore 15 italiane, la Faa ha poi annunciato: “Le normali operazioni di traffico aereo stanno riprendendo gradualmente negli Stati Uniti dopo un’interruzione notturna del sistema di avviso alle missioni aeree che fornisce informazioni sulla sicurezza agli equipaggi di volo. Il ground stop è stato revocato”, ha twittato l’agenzia. Molti aeroporti però, tra cui quelli di Chicago, sarebbero ancora fermi.
Casa Bianca: “Non è un attacco hacker”
Il presidente Joe Biden “è stato informato stamattina dal segretario ai Trasporti al guasto al sistema della Federal aviation administration”, ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. “In questo momento – ha aggiunto- non ci sono evidenze di un cyberattacco, ma il presidente ha dato istruzioni al dipartimento dei Trasporti per una piena indagine sulle cause. La Faa fornirà regolari aggiornamenti”.
“Ho appena parlato con Buttigieg, ancora non sanno le cause, ho chiesto di riferire direttamente a me non appena lo scopriranno”, ha affermato lo stesso Biden, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Gli aerei possono ancora atterrare in sicurezza, ma non possono decollare – ha spiegato il presidente Usa – Non si sa quale sia la causa, ma si aspettano che in un paio d’ore potranno avere un’idea più chiara di quello che l’ha provocato e noi allora potremo fornire risposte”.