L’indice azionario S&P 500 è andato sopra quota 1400: un evento raro, un evento storico per i mercati finanziari. Gli analisti di Advise Only ritengono che sia utile andare indietro nella storia e capire quali erano le condizioni del mercato USA nelle altre occasioni in cui l’S&P 500 ha superato la barriera 1400, e che cosa è successo dopo.
Nel far ciò utilizzano poche e cruciali informazioni, riportate direttamente sul grafico:
– il livello dei P/E, cioè il rapporto prezzo/utili dell’aggregato di aziende che costituisce l’indice, un indicatore di valutazione del mercato, a parità di altre condizioni, più basso è il P/E, più le azioni sono convenienti.
– Il Dividend Yield, cioè il rendimento offerto dalle azioni grazie ai dividendi, a parità di altre condizioni, più alto è il Dividend Yield, più le azioni sono convenienti.- Il rendimento delle obbligazioni USA a medio-lungo termine, a parità di altre condizioni, più alto è tale rendimento, più sono appetibili le obbligazioni rispetto alle azioni.
– Le successive performance dell’indice S&P 500, e più precisamente nell’anno successivo, nei tre anni successivi e nei cinque anni successivi.
Morale: è stata superata una soglia importante e, in passato, quando questo è avvenuto, l’S&P 500 è salito ancora un po’, per poi piegare verso il basso in modo deciso.
Forse nel passato le condizioni in cui ciò è accaduto erano più tirate in termini di asciutti indicatori di valutazione del mercato. Oggi lo sono un po’ meno, ma vi sono problemi del tutto nuovi: uno per tutti il problema del debito dei Paesi sovrani.
Ci aspetta forse un’altra bolla speculativa?