Le donne si comportano diversamente dagli uomini quando si tratta di risparmio e investimenti? Uno stereotipo piuttosto diffuso è che, quando si tratta di decidere dove investire i risparmi, le donne siano più pazienti ed avverse al rischio degli uomini. C’è anche chi dice che, se invece di Lehman Brothers, ci fossero state le “Lehman Sisters”, probabilmente questi ultimi anni sarebbero stati parecchio diversi, perché più donne in posizioni di leadership nel campo della finanza porterebbero ad un’economia più gentile e ordinata.
Non mancano lavori ben fatti su questo filone “uomini vs donne” nel mondo finanziario. In un’interessante ed approfondita ricerca sulle donne e gli investimenti, The Boston Consulting Group evidenzia come le donne tendano a cercare di capire in modo più accurato il loro profilo di rischio, fissando obiettivi finanziari chiari, guardando più a lungo termine e investendo con stile prudente. In un altro lavoro, due professori di Finanza, Barber e Odean, hanno rilevato che i rendimenti degli investimenti effettuati da donne sono mediamente migliori di quelli degli uomini. Inoltre le donne movimentano meno il portafoglio, che risulta meno volatile, e hanno meno aspettative in termini di performance: insomma, secondo lo studio in questione, le donne evitano di prendersi troppi rischi inseguendo risultati improbabili (magari inseguiti sotto lo stimolo del testosterone).
Non male le signore, sembrerebbe. A noi di Advise Only piacerebbe contribuire a questo interessante filone di studio per capire se è vero che i comportamenti finanziari di donne e uomini e sono effettivamente diversi. Lo possiamo fare, perché nel nostro ormai ampio bacino di utenti, non mancano (per fortuna) esponenti del gentil sesso. Quindi, utilizzando in forma totalmente anonima e nel rispetto delle leggi sulla privacy, i dati al 26 settembre dei nostri utenti registrati su Adviseonly, abbiamo fatto un po’ di indagini…
Innanzitutto bisogna dire che le donne, pur costituendo una porzione non trascurabile dei nostri utenti/clienti, sono ancora una componente numericamente inferiore (sottolineo: l’inferiorità è numerica… invito fanciulle e signore a invertire questa tendenza). Tanto gli uomini quanto le donne tendono a creare in media 2-3 portafogli a testa.
Proviamo ora ad affrontare un primo rilevante quesito: le signore sono davvero più propense a conoscere il proprio profilo di rischio? Per rispondere a questa domanda abbiamo verificato se la percentuale di donne che hanno effettuato il Test del DNA Finanziario (test gratuito, offerto dal nostro sito, che fornisce il profilo di rischio dell’investitore secondo la normativa MIFID), differisce da quella degli uomini. Vien fuori che il 66,7% delle donne e il 67% degli uomini hanno effettuato il test. Numero elevato per entrambi, complimenti, ma che non differisce dal punto di vista statistico. In breve: tra i nostri utenti odierni, donne e uomini sono ugualmente propensi a conoscere il proprio profilo di investitore.
Altra domanda: i portafogli delle donne differiscono da quelli degli uomini in termini di composizione e rischio? Diamo allora uno sguardo ai portafogli. Quelli delle donne hanno un Indice Composito di Rischio Advise Only (indice a disposizione dei nostri utenti che decidono di realizzare un portafoglio su Adviseonly) medio pari a 18,6 mentre gli uomini pari a 21,9. La differenza (3,3, corrispondente ad un 18%) qui si incomincia a vedere: in questa fase di mercato l’atteggiamento delle donne è orientato ad una maggior prudenza.
Andiamo ancora più nel dettaglio e analizziamo la composizione del portafoglio medio delle donne, che abbiamo chiamato AO Women, confrontandolo con il portafoglio medio degli uomini AO Men. Le differenze, in termini di peso ci sono, come mostrano i due grafici seguenti, uno più “granulare” in termini di asset class, l’altro con una visione molto aggregata delle varie tipologie d’investimento (azioni, obbligazioni, monetario e liquidità, commodities).
In termini di allocazione, le differenze appaiono macroscopiche: in questo periodo sembra che il gentil sesso si orienti maggiormente tra i più prudenti investimenti obbligazionari e monetari, diversificando con le commodities (tra le quali è incluso l’oro). La differenza di peso sull’azionario è particolarmente marcata in relazione alle azioni italiane: sarà che le donne sono più razionali e sono meno influenzate dall’ “home bias”, cioè la tendenza a privilegiare gli investimenti del proprio Paese anche quando non ce n’è apparente motivo? Le differenze di asset allocation, va detto, sono significative anche a livello statistico (per i “geek”: tranquilli, posto un documento sulla Community Advise Only sui test effettuati).
Quindi, tirando le somme, pare che all’interno del nostro bacino di utenti e clienti ci sia una certa differenza di stile d’investimento tra signore e signori. Quasi dimenticavo: i portafogli medi AO Women e AO Men sono disponibili nella Community Advise Only (a proposito, avete fatto richiesta per accedere al primo social network per investitori e risparmiatori?), e nella sezione Analisi Mercati/Idee investimento.