Portafoglio “Risparmio al Futuro: obiettivo 2033” investi nei macro-trend globali
La crisi finanziaria e i mezzi di comunicazione spesso, di questi tempi, ci avvolgono con un’ombra di pessimismo. Questo si riflette anche nelle nostre scelte di investimento. Capisco i timori, ma non bisogna deprimersi, il mondo certamente non finirà qui. Viviamo in un immenso sistema complesso e dinamico (intendo proprio nel senso matematico del termine) dove tutto è costantemente in trasformazione, è sempre stato così e lo sarà ancora.
Pensateci: la geografia economica e politica del nostro pianeta si evolve, nuove tendenze vanno continuamente ad offuscare le vecchie, la struttura sociale cambia, la tecnologia stravolge gli stili di vita nel giro di pochi anni. Basti citare la diffusione di smartphone e tablet negli ultimi 5-6 anni: da beni di consumo per pochi si sono tramutati in… appendici corporee per la maggioranza delle persone. Quante cartoline avete mandato nell’ultimo anno? E quanti messaggi via Whatsapp nelle ultime 24 ore?
Nell’immagine (clicca per ingrandire) lo schema che mostra l’evoluzione dei computer per costo e potenza.
Obiettivo di questo post è mostravi quanto possa essere interessante investire puntando sui grandi trend del nostro pianeta, ovvero su come sarà il mondo tra 20 anni. Quello che il team di Advise Only vi propone è un investimento ragionato e fondato su alcuni grandi trend sociali, demografici, economici, legati ai cambiamenti in atto sulla Terra.
Partiamo da alcune tendenze manifeste (quelle che in statistica si chiamano “trend secolari”) e, da lì, cerchiamo di identificare le idee d’investimento associate.
1. Ritiro dei “Baby Boomers” (nati negli anni ’50). In Europa e negli USA una notevole massa di individui si sta avvicinando al momento della pensione (senza un adeguato ricambio generazionale). Due settori dovranno a nostro avviso far fronte ad una crescente domanda di nuovi anziani: il settore Healthcare, legato ai servizi sanitari, e il settore dei servizi collegati a turismo e svago. Sebbene in questo momento la crisi economica stia minando questa tendenza, da qui a 10-15 anni è ragionevole pensare di essere in un ciclo economico favorevole o quanto meno normalizzato.
2. Sviluppo dei Paesi Emergenti. Tali economie dovranno puntare ad una crescita sostenibile nel tempo: questo richiederà, tra le altre cose, maggiori spese in infrastrutture, spesso ancora carenti.
3. Crescita numerica della classe media in Asia (Giappone escluso). La classe media si sta velocemente espandendo in Paesi come la Cina; questo porterà verosimilmente ad un aumento dei cosiddetti consumi discrezionali (ad esempio auto, moto, apparecchiature tecnologiche).
4. Sviluppo tecnologico. L’innovazione tecnologica è continua e porta alla nascita di numerose nuove imprese. Il tema dello sviluppo digitale si riallaccia, inoltre, a quello più ampio associato ai Paesi Emergenti e alla crescita del ceto medio al loro interno. Questo macro-trend include quello legato alle materie prime del futuro, che trovano per esempio impiego nei prodotti di alta tecnologia, nell’industria automobilistica, nelle turbine eoliche e negli impianti fotovoltaici.
5. Opportunità nel settore “Private Equity”. La crisi economicacostringe le aziende a trasformarsi, innovando, diventando più competitive e trovando nuovi mercati di sbocco. Inoltre, la necessità di creare occupazione, spinge alla creazione di nuove imprese (in tale direzione, ad esempio, vanno le misure d’incentivo al settore delle “start up” in Europa).
6. Difesa di beni comuni come acqua e ambiente. Le risorse della Terra non sono infinite e l’attenzione nei confronti di un modello di sviluppo economico sostenibile è sempre maggiore. Temi come il rispetto dell’ambiente e l’equità sociale saranno verosimilmente terreno di confronto per il futuro. Ad esempio, il fabbisogno crescente di acqua da parte dei Paesi Emergenti e l’impatto su di esso dei cambiamenti climatici restano temi di particolare interesse.
Sulla base di queste idee noi di Advise Only abbiamo pensato a strategie d’investimento concrete, che sono confluite in un portafoglio denominatoRisparmio al futuro: obiettivo 2033, condiviso nella nostra Community già dal mese di aprile e pubblicato inoltre sul mensile F.
Si tratta di un portafoglio con un “taglio minimo” di circa € 1.000, che si presta tanto ad un investimento con un unico versamento (PIC), quanto ad investimento graduale, con un piano di accumulo (PAC).
Ribadisco: questo portafoglio guarda al lungo periodo. Coerentemente con questo orizzonte temporale, presenta un rischio finanziario medio-alto che lo rende indicato all’investimento di una piccola frazione del proprio patrimonio (in modo tale da non subire conseguenze significative sulla propria stabilità finanziaria se queste idee d’investimento dovessero rivelarsi errate). Questione di prudenza.
Se siete curiosi, non vi resta che andare su adviseonly.com e scoprire i dettagli del portafoglio Risparmio al futuro: obiettivo 2033. Potrete analizzare la composizione, diventare follower e seguire quotidianamente i report di rischio, performance e altri strumenti di analisi e monitoraggio.