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ADVISE ONLY – Italia, è boom di quotazioni in Borsa

DAL BLOG DI ADVISE ONLY – Nei primi sei mesi dell’anno sono state ben dodici le operazioni di collocamento sulla Borsa iitaliana per un valore di 2,7 miliardi di euro – Il 26 giugno è stata il turno della banca online Fineco, controllata da Unicredit, pronta al debutto a Piazza Affari il prossimo 2 luglio.

ADVISE ONLY – Italia, è boom di quotazioni in Borsa

Erano anni che la Borsa italiana non godeva di un momento così favorevole e, visto l’interesse degli investitori verso il nostro mercato, di imprese così bisognose di “capitali freschi”.

Nei primi sei mesi del 2014 ci sono state ben dodici operazioni di collocamento o IPO (Initial Pubblic Offering), per un valore complessivo di 2,7 miliardi di euro. Come sapete Advise Only non dà nulla per scontato, quindi se non sai nulla di finanza ma sei curioso, tranquillo: continua a leggere.

Che cosa è l’IPO

Letteralmente significa “Offerta Pubblica Iniziale” e consiste nel procedimento con il quale una società privata si quota per la prima volta in Borsa. Questo tipo di operazione coinvolge diversi soggetti (consulenti, legali, banche), che prendono parte alle numerose fasi del processo. Semplificando, possiamo individuarne tre.

1. Fase di preparazione

Questa è la fase più lunga e dispendiosa del processo, in cui le varie anime del processo (legali, revisori contabili, consulenti, advisor finanziari) lavorano per soddisfare i requisiti formali (Borsa Italiana, Consob) e per presentare la società agli investitori. Infatti, insieme ai dati finanziari, sono presentati anche il management, la strategia dell’azienda e i rischi connessi.

2. Valorizzazione della società e raccolta degli ordini

Tra le fasi più delicate c’è quella della valutazione. Sulla base dell’analisi finanziaria svolta dall’advisor, in accordo con il management della società e con l’intermediario (anche più di uno) che si occupa del collocamento, si individua una forchetta di prezzo (ossia: un prezzo minimo e uno massimo) al quale far sottoscrivere le nuove azioni. Una volta individuato la forchetta di prezzo, gli intermediari si occupano diraccogliere gli ordini degli investitori.

3. Prezzo finale e quotazione.

Alla fine del periodo di collocamento, le parti (società, advisor e intermediari) stabiliscono il prezzo finale di vendita e le nuove azioni sono aggiudicate e depositate sui conti titoli dei vari investitori. Una volta conclusa l’operazione e stabilito il prezzo finale d’acquisto, la società avrà diritto alla quotazione e le azioni inizieranno a essere negoziate liberamente in Borsa.

Fineco in Borsa

Dopo Cerved e Anima, è arrivata l’ora di Fineco. Giovedì 26 giugno si è chiuso il periodo di collocamento della banca online italiana per eccellenza, che sbarcherà su Borsa Italiana nella giornata del 2 luglio. Ricapitoliamo di seguito le condizioni dell’offerta.

  . L’azionista di maggioranza è Unicredit, che ha intenzione di quotare il 30% nella società, di cui il 10% riservato agli investitori retail. Tale operazione consente a Unicredit di raccogliere circa 800 milioni di euro e di mantenere il pieno controllo della società.

  . La forchetta di prezzo è di 3,5-4,4 euro per azione, per una valorizzazione complessiva compresa di2,1-2,6 miliardi di euro.

Fineco ha senz’altro alle spalle una storia di successo: è un’azienda innovativa e finanziariamente solida che, in pochi anni, ha acquisito una base clienti invidiabile (è il primo broker in Europa per numero di clienti e ha una cospicua rete di promotori).

L’opinione degli operatori è piuttosto positiva e la solidità del modello di business non è messa in discussione. Tra gli addetti ai lavori ci si interroga sulla valutazione e si dividono in due le scuole di pensiero: c’è chi scommette sulla crescita futura degli utili e chi invece ritiene che alle attuali condizioni d’offerta (3,4-4,4 € per azione) siano più interessanti le altre banche tradizionali.

Nonostante non ci siano delle società veramente comparabili (tranne quelle indicate in verde nel grafico), Fineco in termini di margine di intermediazione (“i ricavi delle banche”) è tra le società più piccole all’interno del settore europero dei financials, ma con una valutazione piuttosto elevata(attualmente il settore ha un P/E intorno a 20).

Al mercato italiano piace Fineco che ha quel carattere innovativo che gli investitori ricercano. Tuttavia, per ponderare bene la propria scelta, bisogna considerare anche altri due aspetti a mio avviso rilevanti:

  1. Fineco è una società che opera unicamente in Italia; 
  2. non esiste una chiara politica di dividendi (determinanti nel lungo periodo), che è soggetta alla discrezionalità dell’azionista di maggioranza (Unicredit).

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