Parte la rivoluzione di Fiumicino. La firma di Monti al decreto che recepisce la convenzione-contratto di programma tra l’AdR e l’ENAC permetterà doi sbloccare il piano di rilancio e sviluppo dell’aeroporto della capitale che si trasformerà in vero e proprio hub del Mediterraneo.
Il piano di investimenti della società Aeroporti di Roma, di cui i Benetton sono gli azionisti di controllo attraverso Gemina, prevede un impegno colossale reso possibile anche dall’aumento di 8,5 per passeggero delle tariffe aeroportuali. La società che gestisce Fiumicino prevede di investire 2,5 miliardi in 10 anni e 12 miliardi entro il 2044 quando il piano andrà a regime.
Sonpo previsti rilevanti lavori ai ampliamento, ammodernamento ed estensione delle piste per un aeroporto che è destinato a diventare un punto di riferimento per il Mediterreaneo e l’Europa.
Notevoli saranno anche le ricadute sull’occupazione. Il piano prevede un incremento diretto dell’occupazione di 3mila posti di lavoro già nel 2013 e di 32mila a regime ma con effetti ancora maggiori su tutto l’indotto che lavora per l’Aeroporto.
Grande soddisfazione in Gemina e AdR che fino alla’ultimo hanno temuto che il piano evaporasse. Ma la firma di Monti, arrivata in extremis, è stata decisiva.