Il mondo dell’arte piange il grande maestro Gillo Dorfles, teorico e critico d’arte attivo anche come artista, docente universitario e scrittore, morto nella sua casa a Milano. Aveva 107 anni.
Nato a Trieste nel 1910, Dorfles aveva fatto i primi passi nel mondo dell’arte dopo essersi laureato in medicina con una specializzazione in psichiatria ed arrivando ad insegnare Estetica nelle Università di Milano, Cagliari e Trieste.
Tra i numerosi libri che ha pubblicato: “Il divenire delle arti” (1959), “Ultime tendenze dell’arte d’oggi” (1961), “Il kitch” (1968), “Le oscillazioni dal gusto” (1970), “Il divenire della critica” (1976), “Elogio della disarmonia” (1976), “Il feticcio quotidiano” (1988), “Conformisti” (1997).
Conosciutissimo anche per la sua attività di pittore, è stato, nel 1948, tra i fondatori del MAC (Movimento Arte Concreta), che fu un caposaldo dell’astrattismo. Nel gennaio 2017 aveva inaugurato alla Triennale di Milano la mostra “Vitriol, Disegni di Gillo Dorfles, 2016”, una summa del suo pensiero artistico. “Ho sempre nuovi progetti — aveva detto durante l’inaugurazione — se no sarei già morto. Riguardano soprattutto la pittura, la mia grande passione. Anche se è pittura per modo di dire: come artista non posso considerarmi riuscito in maniera assoluta. Come critico no, ma come pittore sono stato sempre un dilettante”.