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Addio a Roberto Colannino, l’industriale dell’Opa Telecom che poi rilanciò la Piaggio: aveva 80 anni

Imagoeconomica

È morto a 80 anni Roberto Colaninno, protagonista indiscusso dell’industria italiana e attualmente presidente di Immsi, la finanziaria di famiglia, e presidente e amministratore delegato di Piaggio. Colaninno lascia una moglie, Oretta Schiavetti, e due figli, Matteo e Michele. Il primo è  è vicepresidente esecutivo del Gruppo Piaggio, e per tre legislature è stato deputato e parlamentare di Italia Viva. Il secondogenito, Michele, è amministratore delegato e direttore generale della holding industriale Immsi.

Il suo nome viene ricordato soprattutto per la scalata a Telecom nel 1999 e il rilancio di Piaggio.

Colaninno: dalla Fiaam a Olivetti

Originario di Mantova, Colaninno inizia la sua carriera nel ‘69 alla Fiaam Filter, società italiana di componenti per auto di cui diviene amministratore delegato. Nel 1981 fonda la Sogefi, società attiva nel settore della componentistica meccanica, con sede a Mantova.

La svolta arriva nel 1995, quando diventa amministratore delegato di Olivetti, cercando di portare l’azienda fuori da una crisi durissima. In quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall’informatica e trasforma l’azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all’epoca secondo gestore nazionale dei cellulari.

La scalata di Telecom

All’inizio del 1999 lancia un’opa totalitaria su Telecom Italia, in quella che viene ricordata come la più grande operazione di “leveraged buyout” mai realizzata in Italia. L’operazione ha successo e Colaninno diventa presidente e amministratore delegato. Nel 2002 Colaninno compra Immsi che lui trasforma in una Holding di partecipazioni industriali e quotata in Borsa.

Nel 2003 attraverso Immsi acquista Piaggio che oggi opera  con diversi grandi marchi, tra i quali Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali.

Cinque anni dopo, nel 2008, in seguito a una iniziativa di Silvio Berlusconi dei cosiddetti “capitani coraggiosi”, nasce la Compagnia Aerea Italiana (Cai), una società-veicolo che intende acquisire l’Alitalia, di cui Colaninno è stato presidente. Dal 2015 la Cai è azionista al 51% della nuova Alitalia con il 49% in mano a Etihad Airways.

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Categories: Economia e Imprese