E’ morto Pierre Carniti. Lo storico segretario della Cisl avrebbe compiuto 82 anni il 25 settembre. Aveva guidato la Cisl dal 1979 al 1985, nella stagione delle grandi conquiste sindacali, del confronto senza esclusione di colpi e di scioperi con la Confindustria e della “triplice sindacale”, come si chiamava allora la triade Cgil-Cisl-Uil che rappresentava i lavoratori di area Pci, Dc, Psi e laici. A guidare i sindacati confederali – quelli di base o di destra erano assolutamente marginali – c’erano personalità del calibro di Luciano Lama, Pierre Carniti appunto e Giorgio Benvenuto.
Se Luciano Lama reggeva la più grande delle tre confederazioni, forte nelle fabbriche, con piglio sanguigno ma comunque riformista – come dimostrò nella terribile stagione del terrorismo -, Pierre Carniti guidava il sindacato più vicino al mondo cattolico, alla pubblica amministrazione e ai servizi ma forte anche nell’industria, tant’è che lo stesso Carniti era stato il leader dei metalmeccanici (Fim-Cisl) nell’autunno caldo. Grande sostenitore dell’unione sindacale, Carniti fu però il segretario della spaccatura tra Cisl e Cgil quando schierò la sua confederazione a favore dell’abolizione della scala mobile e contro il referendum sostenuto dalla Cgil. Una frattura che gli costò molto e che lo portò a lasciare la segreteria generale della Cisl nella mani di Franco Marini nel febbraio del 1985.
Carniti è stato anche parlamentare europeo per due legislature, dal 1989 al 1999, e senatore, eletto con il Psi, nel 1993 e nel 1994. Anche per questo appena si è diffusa la notizia Palazzo Madama, dove erano in corso gli interventi in vista del voto di fiducia sul governo Conte, gli ha dedicato un minuto di silenzio.
“È un momento di dolore e di lutto per la Cisl e per tutto il movimento sindacale italiano. Pierre è stato per i lavoratori un punto di riferimento, una guida morale e politica. Un sindacalista che ha segnato un’epoca. Lascia un vuoto enorme”, ha dichiarato la segretaria della Cisl Annamaria Furlan. “È morto un uomo giusto, un grande sindacalista sempre capace di innovare, un amico dei lavoratori, un fine intellettuale. A lui, pur nelle differenze, abbiamo guardato come a un punto di riferimento. Lascia un vuoto enorme”, lo ha ricordato la segretaria della Cgil Susanna Camusso.
“La notizia della scomparsa di Pierre Carniti lascia un grande vuoto in tutti noi – ha commentato segretario generale Fim Cisl, Marco Bentivogli – Pierre è stato tra i più grandi sindacalisti del nostro Paese. Fu un grande innovatore, spesso in controtendenza rispetto al comune pensare di quegli anni, si batté per l’affermazione della contrattazione aziendale e fu il principale protagonista della politica dei redditi e dell’accordo di San Valentino del 1984. Fu parlamentare europeo e uomo di grande rettitudine e onestà intellettuale. Uomo capace di suscitare passioni e promuovere valori attorno all’organizzazione dei lavoratori, il suo esempio resta un riferimento insostituibile per la Fim. Il coraggio di osare più democrazia sostanziale e di restituire valore al lavoro sono come ieri traiettorie del lavoro sindacale che Pierre ha insegnato a tutti noi”.