È morto questa notte a Parigi l’economista Jean-Paul Fitoussi. A dare la notizia i suoi familiari. Professore emerito di SciencesPo, di cui aveva creato il dipartimento di Economia, era anche docente alla Luiss di Roma e membro del Center for Capitalism and Society delle Columbia University. Ha fatto parte del consiglio di amministrazione di Telecom Italia e del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo. Negli ultimi mesi, stava lavorando all’organizzazione del prossimo Festival dell’Economia di Trento. Fitoussi avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 19 agosto.
Ci lascia un grande economista che credeva nell’Europa e amico dell’Italia, soprattutto di Firenze dove aveva frequentato l’Istituto di Studi Europei di Fiesole. Attento osservatore dell’attualità economica, i suoi studi hanno riguardato l’inflazione, la disoccupazione e i rapporti tra democrazia e sviluppo economico. Keynesiano convinto e contrario alle politiche di austerity che hanno caratterizzato le crisi che si sono succedute dal 2008, per gli effetti negativi sulla crescita dell’economia e sui livelli di occupazione.
Fitoussi: vita, carriera e riconoscimenti
Nato in Tunisia a La Goulette, a pochi chilometri da Tunisi, il 19 agosto 1942, Fituoussi è stato docente all’istituto di studi politici di Parigi (Sciences Po) dal 1982 e dal 1989 ha presieduto l’osservatorio francese sulle congiunture economiche (Ofce).
Dal 1990 al 1993 ha contribuito alla creazione e allo sviluppo della Bers. Inoltre, è stato membro del consiglio scientifico dell’Istituto “Francois Mitterrand” e presidente del consiglio scientifico dell’Iep-Institut d’e’tudes politiques di Parigi dal 1997 e membro del Consiglio di analisi economica del Primo ministro francese.
Ma non solo. È stato docente di International Economics e di Introduction to the Economics of European Integration presso la Luiss di Roma. Ha inoltre fatto parte del consiglio di amministrazione di Telecom Italia e del consiglio di sorveglianza di Banca Intesa Sanpaolo.
Fitoussi, insieme ai premi Nobel Joseph Stiglitz e Amartya Sen ha ricevuto la Medaglia 2016 della Society for Progress per il libro ‘Mismeasuring our Lives’ – in cui il pil veniva giudicato non più affidabile come indicatore economico – e per il suo lavoro nel 2017 ha ricevuto il Premio Internazionale Pico Della Mirandola.