Il Covid ha portato via anche Franco Marini, sindacalista e politico, deceduto all’età di 87 anni. Nel corso della sua vita, Marini ha ricoperto diversi incarichi di vertice: segretario generale della Cisl dal 1985 al 1991, ministro del Lavoro nell’ultimo governo Andreotti (1991-1992), segretario del Partito Popolare Italiano dal 1997 al 1999 e presidente del Senato dal 2006 al 2008 (battendo in quest’ultima elezione proprio Andreotti, candidato dalla Casa delle Libertà). È stato inoltre deputato (1992-2006), senatore (2006-2013) ed europarlamentare del Pd. Dopo il sindacato e prima del Partito Democratico, ha fatto parte della Democrazia Cristiana, del Partito Popolare e della Margherita.
A inizio anno Marini era risultato positivo al Covid ed era stato ricoverato all’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti. La notizia della sua morte è stata diffusa con un tweet da Pierluigi Castagnetti:
Abruzzese di San Pio delle Camere, laureato in giurisprudenza, nel 2013 Marini arrivò a un passo dal diventare presidente della Repubblica: fu candidato da Bersani, ma non riuscì a ottenere la maggioranza necessaria per essere eletto.