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Addio a Epifani, sindacalista gentile e primo socialista a guidare la Cgil

Se ne è andato a 71 anni Guglielmo Epifani, il primo socialista a guidare la Cgil – Sempre sorridente, era un grande mediatore – Negli ultimi anni aveva lasciato il Pd per aderire a Leu

Addio a Epifani, sindacalista gentile e primo socialista a guidare la Cgil

Addio a Guglielmo Epifani, ex numero uno della Cgil ed ex segretario del Partito Democratico passato negli ultimi anni a Leu. Epifani è morto all’età di 71 anni dopo una breve malattia. 

Nato a Roma nel 1950 da genitori di origine campana, socialista, nel 1979 cominciò la sua carriera di dirigente sindacale con l’incarico di segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai. Fu vice di Bruno Trentin e di Sergio Cofferati succedendo a quest’ultimo nel ruolo di segretario generale del sindacato, primo socialista a ottenere la carica che mantenne fino al 2010. Fu proprio Epifani, nel 2002, ad annunciare al congresso della Cgil la decisione che portò poi al milione di lavoratori in piazza contro la riforma dell’articolo 18 voluta dal governo Berlusconi. 

Nel 2013 si candidò alle elezioni politiche come capolista del Partito Democratico, venendo eletto deputato della XVII Legislatura.

“Per la Cgil è una mancanza grave, ha dato la sua vita a Cgil e sindacato”, ha commentato il leader Cgil Maurizio Landini. “È una notizia drammatica, che ci è arrivata durante l’incontro. È una giornata tristissima. Abbiamo interrotto la riunione per rispetto della memoria di Guglielmo Epifani. Esprimo profondo cordoglio di tutti i democratici e democratiche alla moglie. Ricordo il ruolo fondamentale che ha avuto come leader Pd, in un momento difficile”, ha detto il segretario Pd, Enrico Letta, davanti al Nazareno, insieme ai leader di Cgil, Landini, dellA Cisl, Sbarra e della Uil, Bombardieri. 

“Sono profondamente colpito e addolorato per la prematura scomparsa di Guglielmo Epifani con il quale ho condiviso tanti anni di impegno, ammirando sempre la sua partecipazione intelligente e la correttezza con cui ha interpretato il suo ruolo nella politica e nel sindacato”, ha detto Massimo D’Alema.

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