Francesco Profumo “è una persona più che adeguata per fare il presidente dell’Acri”. L’endorsement al presidente della Compagnia di San Paolo – di cui FIRSTonline ha già parlato come candidato in pole position – arriva direttamente dal numero uno uscente delle fondazioni e delle casse di risparmio, Giuseppe Guzzetti, il cui mandato scadrà la prossima primavera.
“In Acri abbiamo sempre deciso tutto all’unanimità e anche questa decisione sarà presa all’unanimità”, ha aggiunto Guzzetti, che presiede l’associazione da ben 18 anni.
D’altra parte, Guzzetti ha espresso un’opinione positiva anche sull’altro piemontese in lizza – Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Crt – che “ha già avuto questo importante riconoscimento nel comitato di supporto di Cdp (di cui è presidente, ndr). Il resto seguirà”.
Quindi chi sarà il prossimo presidente dell’Acri? “Voi che siete intelligenti traete le conclusioni”, conclude Guzzetti con una battuta.
L’attuale presidente dell’Acri non ha invece voluto commentare in alcun modo la partita del rinnovo dei vertici di Intesa Sanpaolo e in particolare l’eventuale conferma del presidente Gian Maria Gros-Pietro.
Intanto questa mattina il Consiglio Generale della Fondazione CRC e il Comitato d’Indirizzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra in Fondazione CRC.
Si tratta della prima operazione di questo genere in Italia, in attuazione di quanto previsto dal Protocollo Acri-MEF del 2015, che auspicava “forme di cooperazione e di aggregazione per il perseguimento di obiettivi comuni” tra fondazioni e invitava “le fondazioni che, per le loro ridotte dimensioni patrimoniali non riescono a raggiungere una capacità tecnica, erogativa ed operativa adeguata” ad attivare “forme di collaborazione per gestire, in comune, attività operative fino a fusioni tra Enti”.
Nel concreto, l’operazione di fusione dovrà ricevere l’approvazione del MEF per procedere poi all’atto notarile di fusione, previsto all’inizio del 2019 con efficacia retroattiva dal 1° gennaio. La Fondazione Cassa di Risparmio di Bra sarà operativa fino all’atto di fusione, in tempo per approvare il proprio bilancio 2018 confluire poi nella Fondazione CRC.
Dal punto di vista delle grandezze in gioco, il valore del patrimonio di Fondazione Cassa di Risparmio di Bra che verrà incorporato da Fondazione CRC ammonta a circa 30 milioni di euro. 1,4 miliardi di euro è il valore del patrimonio di Fondazione CRC.